Dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione, le barche a vela del progetto “Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità” sono pronte per il varo nazionale, previsto sabato 18 maggio alle 15, nel Porto turistico Odescalchi di Santa Marinella (Roma). Il progetto, promosso dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della legge 383 di promozione sociale, ha visto protagonisti circa 500 ragazzi/e con disabilità e senza.
Ci sarà anche uno scafo campano al varo nazionale. A Salerno la barca del progetto Uisp è stata realizzata in collaborazione con una rete di case famiglia, l’associazione “Ipotenusa” di Salerno, che aggiunge persone con disagio psicologico, mentale o sociale, i quali sono integrati con i ragazzi dell’Istituto professionale Santa Caterina da Siena.
“Capitan Uncino” ha coinvolto sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta (LT), Salerno, Tricase (Le).
L’idea che ha animato il progetto è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale.
Tutto è stato fatto in casa dai ragazzi, con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di quattro metri, costruite sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Ogni gruppo ha vissuto un’esperienza basata sul lavoro in comune e sulla condivisione della cultura del mare, basata sulle antiche regole della Filibusta (XVI-XVII secolo), come educazione all’auto organizzazione, alla condivisione delle responsabilità e al rispetto delle diverse abilità.
Il progetto è stato coordinato da una cabina di regia nazionale, in collaborazione con la Lega Vela e i referenti locali dei Comitati Uisp coinvolti.
“L’iniziativa Capitan Uncino sintetizza al meglio il concetto di Sport per Tutti – osserva Ivo Capone, presidente del Comitato Regionale Campania della Uisp – . Si tratta di un messaggio che va al di là dell’aspetto agonistico e competitivo e che ha come obiettivo un’integrazione reale, concreta, che si basa sulla cultura del fare insieme. Si tratta, senza dubbio, di una bella pagina di sport e solidarietà e sono orgoglioso che alla riuscita della manifestazione abbia contribuito anche il comitato territoriale di Salerno, di concerto con la Lega Vela locale”.
Il programma del varo nazionale a Santa Marinella, sul litorale laziale, poco a sud di Civitavecchia, è distribuito su due giorni. Sabato 18 alle 15 è prevista la messa in acqua degli scafi, nello scivolo del Porticciolo turistico. Le barche, assistite da gommoni e scafi d’appoggio, percorreranno in flottiglia un percorso di circa 300 metri contrassegnato da due boe. I ragazzi provenienti dalle sette città, insieme ai loro istruttori e insegnanti, si daranno il cambio a bordo delle barche e sarà agevole seguirli da terra, mare permettendo. Domenica 19 maggio si incomincia alle 9.15 con una cerimonia pubblica presso la sala del teatro della Parrocchia di San Giuseppe, di fronte al mare.
Ciascun equipaggio presenterà l’inno composto per l’occasione, il motto e il jolly roger e illustrerà le fasi salienti dell’esperienza sia per la parte della filibusta che per il laboratorio di costruzione della barca. Partecipano anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.