Roma al ballottaggio, con il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, che conquista il 43% circa delle preferenze, seguito a distanza dal sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), fermo al 30,3%. L’imprenditore Alfio Marchini si ferma al 9,35% e Marcello De Vito (M5S), sotto le previsioni, al 12,45%. Astensionismo record nella capitale, dove solo il 52,8% dei cittadini è andato alle urne e dunque quasi un elettore su due non ha votato.
A livello nazionale ha votato il 67,38%, quasi 15 punti in meno rispetto alle precedenti comunali. Cinque città, Vicenza, Sondrio, Pisa, Massa e forse Iglesias avranno il sindaco al primo turno. Lungo invece l’elenco dei comuni che andranno al ballottaggio il 9 e il 10 giugno prossimi. E’ sicuro, infatti, il ballottaggio a Roma, Brescia, Ancona, Treviso, Siena, Barletta, Avellino, Viterbo, Imperia, Isernia e Lodi. E’ questo il risultato – quando è ancora in corso lo spoglio delle schede – del primo turno delle amministrative nei capoluoghi di provincia e nei due capoluoghi di Regione, Roma ed Ancona. Tra i dati eclatanti, il fatto che nessun candidato del Movimento 5 Stelle andrà al ballottaggio. Deludono anche i risultati della Lega al nord, mentre, tra i comuni al ballottaggio, tutti e 12 vedono prevalere i candidati del centrosinistra. Persino a Brescia il candidato del centrodestra, sindaco uscente, Adriano Paroli – quando sono 177 le sezioni scrutinate su 206 – è in svantaggio rispetto all’avversario di centrosinistra, Emilio Del Bono: il primo si ferma al 37,9% contro il 38,3% del secondo. Inoltre, coloro che conquistano subito la poltrona di sindaco, se verranno confermati i risultati, sono tutti del centrosinistra: a Vicenza viene riconfermato Achille Variati, sostenuto da Pd, Udc e lista civica, a Sondrio è probabile la vittoria di Alcide Molteni, sostenuto da Pd, Psi e liste civiche, anche a Massa dovrebbe imporsi Alessandro Volpi, sostenuto da Pd, Sel, Socialisti, Rifondazione e liste civiche. A Pisa viene riconfermato il sindaco uscente, Marco Filippeschi, del centrosinistra. A Iglesias, dopo un testa a testa, potrebbe prevalere Emilio Agostino Gariazzo (Pd, Sel e civica) che, a 19 sezioni su 33 scrutinate, ha il 50,5% dei consensi. A Treviso, che andrà certamente al ballottaggio, l’84enne ex sindaco ‘sceriffo’, Giancarlo Gentilini, è sotto di circa 12 punti rispetto all’avversario, Giovanni Manildo (Pd, Sel e liste civiche) che ha ottenuto il 45% circa delle preferenze. A Barletta, che andrà al ballottaggio, è buona l’affermazione dell’ex portavoce del presidente della Repubblica Pasquale Cascella, che ha ottenuto il 42,2% delle preferenze. Il suo probabile avversario è Giovanni Alfarano (Pdl) che ha ottenuto il 27% dei voti. A Siena, storica roccaforte della sinistra, ancora alle prese con lo choc della vicenda Monte dei Paschi, Bruno Valentini, sostenuto da Pd, Sel e liste civiche si ferma al 40%. La coalizione che aveva sostenuto, nel 2011, Franco Ceccuzzi, primo cittadino fino a maggio 2012, quando il comune venne commissariato, aveva vinto con il 62% dei consensi. Ballottaggio anche a Viterbo dove il sindaco uscente, Giulio Marini, del Pdl, ha ottenuto il 26% delle preferenze, mentre lo sfidante Leonardo Michelini (Pd) supera il 37%. Ballottaggio ad Ancona, dove Valeria Mancinelli (Pd, Udc, Verdi, Scelta civica) é in testa, ma si ferma al 37%. Ballottaggio praticamente certo anche a Lodi, dove a prevalere è il candidato del Pd, Simone Uggetti, che si ferma al 44,5% (quando sono stati scrutinati un quarto dei voti) contro il candidato del Pdl e Lega, Giuliana Cominetti che si ferma al 33,5%. Infine, è ballottaggio ad Avellino tra Paolo Foti (Pd), con il 25,8%, che se la vedrà con il candidato Udc, Costantino Preziosi al 21% circa mentre il candidato del Pdl Nicola Battista si ferma al 15,6%. Flop del Movimento 5 Stelle, soprattutto se paragonato con i risultati ottenuti alle politiche dello scorso febbraio: a Brescia, dove il Movimento ieri e oggi ha ottenuto il 6,9%, aveva avuto il 16,6% di consensi alla Camera; a Imperia, dove era primo partito alle elezioni del febbraio scorso con il 33,65% delle preferenze, è crollato all’8,9%. Anche a Roma dove aveva ottenuto più del 27% dei consensi, ora il candidato sindaco ha avuto solo il 12,4% dei voti. Ad Ancona, dove alle ultime politiche aveva ricevuto il 29,72% dei voti, alle comunali di ieri e oggi il Movimento si ferma al 14,2%. A Siena ha raggiunto l’8,3% dei voti contro il 20,95% di quelli ottenuti alle ultime politiche; così anche a Massa, dove il Movimento di Grillo aveva ottenuto uno dei risultati migliori nella regione, alle politiche di febbraio, con il 29%, oggi, ad una ventina di sezioni scrutinate su 80, scende drasticamente al 9,3%.