NAPOLI – “La delibera sulla trasparenza della filiera bufalina mette a regime un sistema di tracciabilità totale con l’obiettivo di tutelare i consumatori e di garantire la leale concorrenza sul mercato in uno dei comparti più importanti per l’economia regionale.” Così Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, sulla delibera approvata oggi in Giunta.

Il settore bufalino comprende complessivamente oltre 279mila capi, pari a circa il 74% del patrimonio bufalino nazionale, allevati in quasi 1.500 aziende. Inoltre, solo nell’anno 2012, sono stati prodotti 37 milioni di chilogrammi di mozzarella di bufala campana Dop, per un valore di fatturato alla produzione di oltre 315 milioni di euro.

“Abbiamo – prosegue l’assessore – ritenuto necessario estendere a tutti gli operatori della filiera lattiero casearia bufalina che operano sul territorio la richiesta di aderire ad un sistema di tracciabilità attraverso una specifica piattaforma informatica sperimentale in dotazione della Regione Campania che si occupa della tracciabilità e della rintracciabilità dei sistemi agroalimentari regionali.

“Presso l’assessorato all’Agricoltura – spiega – per garantire il monitoraggio e il dialogo sull’argomento, è stato istituito lo scorso mese di febbraio un tavolo tecnico a cui partecipano le organizzazioni professionali agricole, Confindustria, Confartigianato, Cna e il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Il tavolo ha ribadito l’importanza dell’adozione del sistema di tracciabilità, riconosciuto all’unanimità come uno strumento in grado di tutelare i consumatori dalle frodi e di assicurare trasparenza al comparto campano e che continuerà a lavorare in sinergia con la struttura.

“Non dobbiamo dimenticare che la mozzarella di bufala campana Dop viene prodotta, per il 7% anche nel basso Lazio e per l’1% tra Foggia e Venafro. Tenendo conto di questo elemento, per garantire una omogeneità nel sistema di tracciabilità, proporrò agli assessori all’Agricoltura di Lazio, Molise e Puglia di aderire al nostro protocollo attraverso apposite convenzioni, così come previsto dall’articolo 15 della legge 241 del 1990 (e successive modifiche ed integrazioni) per rendere trasparente e tracciato l’intero sistema della produzione a marchio Dop.

“Essendo la Campania la regione dove si concentra la quasi totalità della produzione di mozzarella di bufala, sia essa Dop o meno, ci siamo proposti per mettere a regime una forte governance del comparto. Inoltre, chiederò al Ministero delle Politiche agricole di modificare la normativa vigente per estendere all’intero territorio nazionale l’obbligo per tutti gli operatori della filiera bufalina di aderire ad un sistema di tracciabilità mettendo a disposizione la piattaforma informatica e per consentire a quelle aziende di trasformazione che utilizzano esclusivamente latte idoneo alla produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e che aderiscono ad un efficace sistema di tracciabilità che certifichi la provenienza delle materie prime lavorate, di produrre nel medesimo impianto anche altri formaggi o preparati alimentari.

“Con questa importante delibera si pongono dei capisaldi fondamentali per garantire sicurezza e trasparenza ai consumatori e per la valorizzazione del comparto bufalino che, indubbiamente, è considerato un fiore all’occhiello delle produzioni regionali”, conclude l’assessore Nugnes.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui