“Non siamo in una caserma, ma il momento è delicato. La prossima settimana si voterà in tanti comuni dove ci sono nostri candidati in corsa per ricoprire la carica di sindaco. Mi attendo dunque che ognuno di noi dia una mano in questi giorni decisivi, ma anche i toni che useremo sono importanti”.

Il messaggio a Matteo Renzi arriva dal segretario del Pd Guglielmo Epifani, che in un’intervista al Mattino chiede al sindaco di Firenze di “dare una mano per vincere i ballottaggi”. “Il Pd è una forza in cui vige una grande libertà di discussione che spesso, però, viene percepita come confusione”, osserva Epifani. “Abbiamo un radicamento nei territori e buoni amministratori come testimoniato dal risultato elettorale di lunedì scorso. La nostra capacità deve ora essere quella di far corrispondere a questa forza un metodo democratico nel confronto interno. Non dà fastidio la discussione – rimarca – ma l’idea che si possa offrire all’esterno l’immagine dell’anarchia”. In merito alla mozione di Roberto Giachetti, “é stato sbagliato il giorno”, dice Epifani. “La proposta, oltre a essere trasparente, potrebbe pure essere percorribile, ma non era quella la sede per chiedere una discussione. E’ sicuro comunque che il Pd non intende più tornare al voto con il Porcellum”. Parlando di economia, il segretario del Pd si rivolge al premier Letta per “chiedere di evitare l’aumento dell’Iva, una scelta che va fatta guardando in particolare al Mezzogiorno, dove si produce meno di quanto si consuma. L’aumento dell’imposta avrebbe dunque effetti più pesanti sull’economia meridionale rispetto al resto del Paese”.

 

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