La sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che aveva negato nel maggio scorso la scarcerazione all’ex deputato Nicola Cosentino, detenuto nel carcere di Secondigliano (Napoli) dal 15 marzo. I legali dell’ex sottosegretario del Pdl, Stefano Montone e Agostino De Caro, avevano sostenuto, nell’istanza con la quale avevano chiesto di annullare il provvedimento, che non sussistevano più le esigenze per tenere Cosentino in carcere “tenendo conto non solo della sua mancata candidatura (alle politiche del febbraio 2013, ndr) e della sopravvenuta perdita di qualsiasi qualifica o incarico istituzionale o politico, ma anche del tempo trascorso dai fatti contestati, che risalgono al 2004 e al 2007”.

I giudici della sesta sezione depositeranno le motivazioni della decisione entro i prossimi 15-20 giorni, quindi il fascicolo passerà a una sezione del Riesame diversa da quella che si è pronunciata un mese e mezzo fa, che dovrà tener conto delle osservazioni della Suprema Corte. Nell’ordinanza emessa a maggio i giudici partenopei avevano confermato, comme richiesto dai pm della DDA Antonello Ardituro e Alessandro Milita, le decisioni dei due collegi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere davanti ai quali si stanno svolgendo i processi che vedono imputato Cosentino; in particolare il Riesame aveva ritenuto “neutro”, ai fini dell’insussistenza delle esigenze cautelari, il dato della perdita della qualifica di parlamentare e delle altre cariche politiche da parte di Cosentino.

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