SALERNO – Nemmeno il folle variare del tempo arresta i controlli delle guardie WWF Italia della sezione di Salerno. Le operazioni riguardano gli ultimi 15 giorni di giugno. Durante una di queste, le guardie sono riuscite a localizzare uno scooter nascosto in un casolare nella periferia della città. Lo scooter risultava rubato qualche giorno prima. Contattati i Carabinieri e in seguito il proprietario il quale ha riavuto il suo motociclo. Intanto un’altra squadra, impegnata nel comune di Serre, notava un soggetto che stava tranquillamente irrigando i suoi campi di mais con l’acqua prelevata abusivamente dal fiume Sele.
Si trattava di un agricoltore del posto che, su segnalazione delle Guardie del WWF Italia sezione di Salerno, è stato denunciato per aver violato le norme in materia ambientale. L’agricoltore, proprietario di due fondi agricoli separati da una strada poderale, aveva sistemato le tubature in modo da poter irrigare entrambi i campi deviando le acque captate tramite chiavi di chiusura e apertura. Proprio durante la fase di accertamento, il coordinatore provinciale delle Guardie WWF di Salerno, Albero Alfonso ha notato un’altra motopompa sistemata a pochi metri dal fiume usata per prelevare acqua in modo abusivo. Allertato il Corpo Forestale dello Stato che dopo aver inviato una pattuglia, provvedeva a rintracciare i proprietari dei fondi. Gli agricoltori, dichiaratisi ignari delle norme regolanti la materia, sono stati denunciati per aver violato le norme prescritte dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”. Oltre al furto d’acqua, è importante sottolineare la grave irregolarità compiuta ai danni dell’ambiente – sottolinea Tommaso Magaldi, guardia WWF di Salerno – in quanto queste acque, nonostante siano inquinate, sono ricche di flora e fauna e per questo motivo vanno tutelate. Senza dimenticare che queste acque non sono controllate e potrebbero risultare non idonee all’irrigazione con gravi danni per la nostra salute.Terminati gli accertamenti, le Guardie si sono recate nel territorio di Altavilla Silentina dove hanno notato una colonna di fumo nero. Giunti sul posto si è accertata la presenza di un incendio, appiccato per smaltire illecitamente materiale plastico derivante dall’attività di un’azienda di allevamento di bufale situata nei pressi. Sul posto erano presenti il titolare dell’azienda e un suo operaio intenti ad alimentare le fiamme con materiale di vario genere caricato su di un trattore. Avvertiti i Carabinieri della locale stazione che, una volta giunti sul sito, in concorso con le Guardie, hanno identificato e denunciato i due soggetti. Con l’operazione di ieri (30/6), si è chiusa la serie di controlli del mese di giugno. Anche se la stagione venatoria è chiusa da un pezzo, non mancano casi relativi al mondo della caccia. Infatti proprio durante il giro di vigilanza nel comune di Altavilla Silentina, le guardie notavano dei cani intenti a correre in alcuni campi incolti. Data l’esperienza di alcuni componenti, si accertava subito che si trattava di cani da seguita che inseguivano lepri. Le auto si sono divise cercando di giungere nei pressi dei cani. Venivano avvistati intanto anche i loro proprietari. Risultato finale: 3 soggetti identificati e verbalizzati per addestramento di cani in periodo non consentito. Il giro continuava fino a giungere nei pressi del fiume Sele dove venivano individuati alcuni pescatori. Uno dei quali non in regola in quanto non aveva effettuato il pagamento della tassa annuale. Al rientro in sede, le guardie trovavano un cittadino con una scatola tra le mani. Si trattava di un esemplare di gabbiano ferito ad un’ala. Un veloce ringraziamento per aver recuperato il gabbiano, e quest’ultimo veniva subito trasportato al CRAS di Napoli dove riceverà le dovute cure e sarà poi liberato.