Non accenna a concludersi la corsa contro il tempo del governo greco per raggiungere un accordo con la troika (Fmi, Ue e Bce) prima di lunedì prossimo, giorno della riunione dell’Eurogruppo. Ieri i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia – il danese Paul Tomsen (Fmi) e i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Clauss Mazuch (Bce) – hanno incontrato il primo ministro Antonis Samaras al quale, secondo indiscrezioni giornalistiche, hanno espresso la loro insoddisfazione per i ritardi registrati nelle riforme strutturali, soprattutto nel settore della pubblica amministrazione.
Il premier, da parte sua, ha rassicurato i funzionari della troika che tutti gli impegni assunti dallo Stato greco saranno rispettati e ha confermato la volontà del governo di fare tutto il possibile affinché nella riunione di lunedì venga raggiunto un accordo politico riguardo le questioni in sospeso. Il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, parlando ai giornalisti al termine dell’incontro con il premier, si è detto ottimista sull’esito delle trattative. “Sono stati fatti passi in avanti su tutte le questioni”, ha detto il ministro. “Le trattative andranno avanti, se sarà necessario, sino a domenica. Si va verso una soluzione politica dei problemi”, ha concluso Stournaras. Da parte sua, il ministro per la Riforma Ammnistrativa, Kyriakos Mitsotakis, parlando anch’egli alla fine dell’incontro con il premier, ha detto che “é necessario raggiungere l’accordo sui problemi del settore pubblico. Noi – ha aggiunto – saremo pronti lunedì, se questo sarà necessario. Comunque – ha concluso Mitsotakis – non si pone il problema dell’aumento del numero totale dei licenziamenti, oltre quello dei 15.000 per il quale il governo si è impegnato”. Sempre ieri i rappresentanti della troika hanno incontrato anche il leader del Pasok e vice premier, nonché ministro degli Esteri, Evanghelos Venizelos, il quale, come riferisce un comunicato del Pasok, ha ribadito la posizione del suo partito circa il fatto che “il popolo greco non è in grado di sopportare altri sacrifici”.