SALA CONSILINA – In centinaia hanno dato l’ultimo saluto a Pino Paladino, l’avvocato-eroe di Sala Consilina annegato domenica nelle acque di Palinuro per salvare la vita a due bagnanti. Aveva 45 anni. Ai funerali di Paladino, nella chiesa di San Rocco, erano presenti autorita’ politiche, amici, parenti e tanti colleghi avvocati del foro di Sala Consilina.
La chiesa non e’ riuscita a contenere tutti i presenti, molti si sono trattenuti all’esterno per attendere il passaggio della bara. ”Proporremo per Pino il conferimento della medaglia al valor civile, cosi’ come ci e’ stato richiesto dai nostri rappresentanti del Vallo di Diano” ha annunciato Silvia Giordano, parlamentare del Movimento Cinque Stelle. Le esequie sono state celebrate dal vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro mons. Antonio De Luca: ”Pino ha offerto la sua vita per solidarieta’ eroica verso gli altri”, ha detto tra l’altro. Nel corso delle esequie sono intervenuti il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, il presidente dell’ordine forense di Sala Consilina, Michele Marconi ed il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari. ”Era un uomo – ha sottolineato Ferrari – sempre disponibile verso gli altri. Non a caso la scorsa estate, in Puglia, salvo’ un’altra persona dal sicuro annegamento”. L’avvocato Paladino e’ morto ieri per salvare la vita a due giovani, un ragazzo ed una ragazza, in difficolta’ a causa del mare mosso. In compagnia di sua moglie Monica (incinta di sette mesi) e del figlioletto Iacopo di otto anni, era giunto soltanto da pochi minuti sulla spiaggia delle Saline di Palinuro quando si e’ accorto che i due giovani si trovavano in difficolta’. Pino si e’ immediatamente tuffato in acqua riuscendo a portare in salvo, anche con l’aiuto di altre persone, i due ragazzi. Evidentemente sfinito, pero’, non e’ riuscito a rientrare a riva. Per alcuni istanti Pino Paladino e’ riuscito anche ad aggrapparsi ad un salvagente che altri soccorritori gli avevano lanciato, ma poi, molto probabilmente a seguito di un arresto cardiaco, ha perso i sensi ed e’ andato sott’acqua. Immediatamente recuperato e trasportato sulla battigia, e’ morto mentre lo stavano trasportando in eliambulanza all’ospedale. Intanto al termine del funerale, alcuni cugini di Paladino hanno lanciato l’appello alle due persone salvate dal loro parente. ”Non sappiamo dove siete – hanno detto con le lacrime agli occhi – e se state bene. Vorremmo almeno conoscervi. Fatevi sentire”. Nella cronaca della giornata, anche un altro episodio di salvataggio eroico che ha avuto un lieto fine. Un turista trentino di 33 anni ha rischiato la vita per andare in aiuto di di un bambino di 8 anni risucchiato dalla corrente nelle acque di Misano Adriatico, nel Riminese. Il turista, nonostante le scarse qualita’ natatorie, non ha esitato a tuffarsi al salvataggio del piccolo, sfiorando l’annegamento: ricoverato all’ospedale ‘Ceccarini’, in condizioni critiche, ora si sta riprendendo e, una volta ristabilito, ricevera’ dal comune romagnolo un attestato di benemerenza civile.