Blitz degli attivisti di Greenpeace al Gran Premio di F1 del Belgio. Dopo aver eluso la sicurezza, attivisti dell’associazione ambientalista hanno scalato il tetto della tribuna principale situata di fronte all’area recintata dei vip, dove hanno aperto un banner lungo 20 metri con la scritta: ‘Arctic oil? Shell no!’.

Lo rende noto la stessa Greenpeace rilevando che il gruppo petrolifero anglo-olandese ”e’ lo sponsor principale del Gran Premio del Belgio e ha pagato milioni di dollari per tappezzare la pista con il suo logo”. Prima che la gara iniziasse, due paracadutisti hanno sorvolato il circuito mostrando un banner che denuncia i piani di Shell. Questo Gran Premio, sottolinea uno dei climber sulla tribuna Tony Martin, ”rappresenta un giorno importante nel calendario di Shell. Ha speso milioni di euro per avere il suo logo ovunque e per impressionare gli ospiti vip, ma l’unica cosa della quale non vuole parlare sono i suoi piani di trivellazione per il petrolio artico. Per questo motivo siamo qui, per far conoscere al mondo e ai fan della Formula 1 le vere intenzioni di Shell”. Shell, rileva Greenpeace, ”ha investito 5 miliardi di dollari nel suo programma Artico ma, dopo i ripetuti fallimenti, tra cui una piattaforma arenata ed una incendiata, e’ stata costretta ad abbandonare i suoi piani in Alaska. Malgrado cio’ l’azienda ha concluso un accordo con il gigante russo Gazprom per esplorazioni nella Russia Artica, una regione dove la corruzione e’ elevata e le regolamentazioni sono pressoche’ inesistenti. Un movimento globale e crescente di milioni di persone vuole fermare Shell, ma l’azienda si rifiuta di abbandonare i suoi piani. Il Gran Premio di Formula Uno e’ il piu’ importante evento sponsorizzato da Shell”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui