Strage a Lampedusa. Un barcone carico di migrant somali ed eritrei è naufragato vicino all’Isola dei Conigli. Sono almeno 94 le vittime, tra cui due bambini, e 250 i dispersi. Il barcone, con a bordo circa 500 persone, si è rovesciato a circa un miglio e mezzo al largo dell’isola e ha preso fuoco. Portate in salvo circa 151 persone. Fermato uno dei presunti scafisti. Napolitano: «Basta tragedie, rivedere l’asilo». E la Lega incolpa Boldrini e Kyenge. Centinaia in acqua. L’imbarcazione si è rovesciata e ha preso fuoco. Sono finiti in acqua centinaia di migranti.
L’allarme del naufragio è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona. Sul posto due motovedette, una della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza. I cadaveri dei migranti recuperati e portati sul molo Favarolo a Lampedusa, saranno trasferiti nell’hangar dell’aeroporto. La decisione è stata presa perché il numero delle vittime sembra destinato a crescere. Barcone in fiamme. L’incendio dell’imbarcazione sarebbe divampato perché per farsi notare dall’isola i migranti hanno dato fuoco a una coperta. Il fuoco si sarebbe propagato al barcone, incendiandolo, a causa di una perdita di carburante. L’imbarcazione, di 20 metri, è stato individuato dall’equipaggio di un aereo della Guardia Costiera poco lontano dall’Isola dei Conigli. È per gran parte sommerso, capovolto: affiora solo una minima parte dello scafo. Fermato uno scafista. Uno dei presunti scafisti del barcone è stato fermato dalla polizia. È un giovane tunisino che era stato raccolto tra i superstiti. Sarebbe stato riconosciuto da un gruppo di migranti.