“L’opposizione continua con la litania del mio passo indietro, senza rendersi conto che questo e’ il momento di pensare all’Italia. Solo io e il mio governo possiamo realizzare questo programma di riforme per 18 mesi, ecco perche’ non esiste alcuna possibilita’ che io mi faccia da parte”.
Lo ribadisce il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una conversazione con il ‘Corriere della Sera’, annunciando che il 9 e 10 novembre presentera’ in Parlamento gli “impegni con l’Europa e le misure per la crescita”. Quanto all’agenda dei provvedimenti, entro il 15 novembre sara’ varata la revisione dell’utilizzo dei fondi strutturali e per le Regioni; entro il 30 del prossimo mese partiranno i mutui agevolati per i giovani; entro il 31 dicembre tocchera’ alle misure per l’occupazione giovanile e femminile. A fine gennaio dovra’ essere completato il piano che prevede la “tutela della concorrenza per servizi pubblici locali” con introduzione di un “sistema di garanzia” per la qualita’ dei servizi nel comparto idrico e del trasporto pubblico. La delega assistenziale e previdenziale dovra’ essere varata entro febbraio, mentre per fine marzo dovra’ essere pronto il piano di liberalizzazioni e concorrenza anche dei servizi commerciali e dei loro orari. Si arriva a fine aprile per l’approvazione (almeno in prima lettura) della riforma costituzionale dello Stato, mentre entro fine maggio tocchera’ al capitolo piu’ spinoso, quello delle “norme piu’ stringenti sul lavoro subordinato e parasubordinato” e per fine giugno sara’ la volta della riforma costituzionale sul pareggio di bilancio. Su tutti questi provvedimenti, Berlusconi e’ pronto a “mettere la fiducia”.