“Ritorneremo in Parlamento da vincenti, batteremo Berlusconi con una nuova coalizione di sinistra. Lanceremo nelle prossime settimane un sondaggio d’opinione che ci dira’ quanto vale la Sinistra unita.

Vogliamo offrire un patto di legislatura al PD e alle forze della sinistra. Batteremo Berlusconi e poi intendiamo realizzare tre punti di programma chiari e definiti, e in cambio garantiamo governabilita’ per 5 anni”. Cosi’ Oliviero Diliberto ha concluso i lavori del VI Congresso nazionale del Pdci a Rimini. “Questa – ha sostenuto – e’ per me una posizione coraggiosa che ci permettera’ di non scomparire e ritornare in Parlamento. Noi proveniamo da un partito grande che era il Pci e vi ricordo che il ‘nanismo’ in politica non funziona, per questo vogliamo dialogare con quella maggioranza di ‘Sinistra Ecologia e Liberta” che vuole l’unita’ di tutta la sinistra. E’ questa la riflessione che sottoponiamo a Nichi Vendola. Noi lavoriamo per un soggetto unitario della sinistra, anche con il Partito della Rifondazione Comunista, che puo’ andare in doppia cifra a eventuali elezioni politiche. A tale proposito abbiamo deciso di chiedere ad un autorevole istituto di ricerca di fare un sondaggio sull unita’ della sinistra: vogliamo capire quanto vale questa unita’ per tutti gli italiani. Nelle prossime settimane avremo i risultati di questo sondaggio, cui teniamo moltissimo e dei cui risultati siamo estremamente curiosi, ritenendo di poter intercettare un bacino elettorale molto ampio”. E su Matteo Renzi, si limita a dire: “Non partecipo a polemiche con il centrosinistra”. “I nostri livelli di unita’ sono tre – ha sottolineato Diliberto – unita’ del centrosinistra, unita’ della sinistra e unita’ dei comunisti. Sono i tre cerchi concentrici su cui si basa la nostra azione politica”. Per Diliberto, “la nostra vocazione e’ quella di governare, che e’ uno strumento per cambiare le cose. Oggi, pero’, non ci sono le condizioni. A noi non basta partecipare ad un’alleanza democratica solo per battere Berlusconi. Vogliamo negoziare alcuni punti programmatici su lavoro, scuola pubblica e fisco”. Infine, Diliberto ammonisce: “Bisogna contrastare l’antipolitica con gli argomenti. Per esempio Grillo e il Movimento 5 stelle dicono che chi e’ stato condannato non puo’ stare in Parlamento. Qualora vigesse questa norma pochissimi comunisti avrebbero potuto essere in Parlamento per esempio negli anni ’50. Il problema, rispondendo a Grillo, non e’ la condanna, ma quale tipo di condanna hai avuto. Bisogna piantarla con questo populismo – ha sostenuto – diffidate quindi dall’antipolitica, perche’ Berlusconi ha vinto nel ’94 proprio facendo leva su questo sentimento”.

 

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