Il primo ministro dimissionario del Cnt, Mahmoud Jibril, ha reso noto che in Libia sono stati trovati ordigni nucleari. Parlando alla rete televisiva Al Arabiya, l’esponente del Consiglio nazionale di transizione ha aggiunto che entro qualche giorno sarà l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) dell’Onu

a fornire maggiori particolari sugli ordigni trovati. Una dichiarazione che arriva a 24 ore dallo scadere della missione Nato in Libia, mentre si sta lavorando per mettere assieme una coalizione di volenterosi che dia supporto al Cnt una volta che l’Alleanza si sarà disimpegnata e mentre, secondo la denuncia di Human Rights Watch, è allarme vendette tra fazioni finora contrapposte con rappresaglie e inevitabili spargimenti di sangue. Muammar Gheddafi aveva rinunciato ufficialmente alle armi atomiche nel 2004 riallacciando i rapporti con l’Occidente, aprendo alle ispezioni della Agenzia. In quell’occasione furono trovate solo prime realizzazioni di strutture per produrre ordigni nucleari. Per rientrare a pieno titolo nella comunità internazionale e per evitare ulteriori azioni della Nato e degli Usa, Gheddafi acconsentì ufficialmente alla distruzione di tutte le strutture destinate alla produzione futura di ordigni atomici. L’annuncio odierno, se confermato dall’Aiea, sarà l’ennesima scoperta di informazioni false fornite dal regime del raìs alla comunità internazionale.

 

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