‘Il Governo faccia rapidamente chiarezza sulla seconda rata dell’Imu 2013 e onori gli impegni assunti con i contribuenti e i Comuni italiani. I sindaci hanno dimostrato ampiamente responsabilità e spirito propositivo, ma non si può abusare della loro pazienza e tanto meno si puo’ abusare della pazienza dei cittadini”.
Lo ha dichiarato il presidente della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), Piero Fassino, rinnovando la richiesta di un incontro urgente con il Presidente del Consiglio. ”Da troppe settimane e ancora nelle ultime ore – ha sottolineato Fassino – si susseguono da parte di singoli esponenti governativi dichiarazioni contraddittorie e addirittura antitetiche. E’ tempo che cessi questo assurdo balletto di parole che hanno il solo esito di alimentare confusione e sconcerto nei cittadini ed esasperazione negli Amministratori locali”. ”All’atto della decisione di superare l’Imu sulla prima casa – ha ancora aggiunto il presidente Anci – il Governo assunse due espliciti impegni: i contribuenti non avrebbero più pagato l’Imu nel 2013 e ai Comuni sarebbe stato garantito l’identico importo onde poter assicurare l’erogazione di essenziali servizi ai cittadini. E’ troppo chiedere che finalmente si dia corso a impegni così esplicitamente assunti?”. Addio all’Imu sulla prima casa: salta alla fine anche la seconda rata dell’imposta dovuta nel 2013. Ma non tutta. Una piccola quota alcuni contribuenti dovranno pagarla: cioè metà della quota eccedente l’aliquota standard che i Comuni hanno deciso di ritoccare al rialzo e che dovrà essere versata entro metà gennaio.