Se oggi siete andati in metropolitana e qualcuno attorno a voi si è tolto i pantaloni rimanendo bellamente in mutande non preoccupatevi: non era un pazzo ma un gioco. Da Parigi a Sydney, da Hong Kong a Pechino a Nuova Delhi, e persino al Cairo, sessanta metropoli in giro per il mondo hanno celebrato oggi la 13/a giornata “senza pantaloni” (no Pants Subway Ride), lanciata a New York nel 2002. Un flash mob su scala internazionale per portare, spiegano gli organizzatori, un “briciolo di follia” nella vita quotidiana dei cittadini. Tutti possono partecipare. Le regole d’ingaggio sono semplici: restare in slip in mezzo alla gente e mostrarsi disinvolti e sfrontati. L’evento, lanciato a New York City dal gruppo ‘Improv Everywhere’ nel 2002, si svolge sempre nel mese di gennaio, per rendere ancora più sconvolgente la presenza in pubblico di persone mezze nude. E anche quest’anno ha avuto un discreto successo. Il gruppo, dal suo sito internet, chiede ai partecipanti di entrare in metropolitana come farebbero normalmente, e al momento stabilito, quando le porte sono chiuse e prima della fermata successiva, togliersi i pantaloni.

I partecipanti non si conoscono e, in ogni caso, si devono comportare come se non si conoscessero. Tutti devono indossare il normale abbigliamento invernale: cappotto, cappello, sciarpa e guanti, ma senza gonne o pantaloni naturalmente. Nella pagina web dedicata all’evento, anche la lista delle città che vi partecipano, circa una sessantina in tutto il mondo. Ogni città ha una sua pagina Facebook in cui è possibile sapere il luogo dell”appuntamento’ e altri dettagli. L’ora è per tutti la stessa, le tre del pomeriggio. In Italia hanno partecipato Milano e Napoli. A Napoli l’appuntamento è stato in piazza Dante. A Milano i partecipanti si sono ritrovati a piazza Leonardo da Vinci. Mentre a New York gli appuntamenti sono stati in ben sette luoghi diversi. A Parigi i partecipanti si sono incontrati alla fermata Charles de Gaulle-Etoile. Mentre a Londra il meeting si è tenuto al The pagoda in Newport Place, Chinatown.

Complice il fuso orario, a Sydney, Hong Kong, Pechino e Nuova Delhi, la manifestazione si è svolta qualche ora prima. In quasi tutte le pagine Facebook si raccomanda ai partecipanti di venire muniti di uno zainetto, dove mettere gli indumenti e di non dimenticare il biglietto o la tessera del metrò. Ma soprattutto è richiesta abilità nel rimanere seri e indifferenti come nulla fosse, anche se si sta in mutande in mezzo a sguardi sorpresi, curiosi, poco, o molto poco indiscreti.

I partecipanti non devono in nessun caso parlare e impegnarsi in attività abituali, come ad esempio leggere un libro, un tablet, ecc. Poi, non appena le porte del vagone si chiudono, ci si può togliere i pantaloni e se qualcuno ti chiede perché li hai tolti, gli organizzatori raccomandano di rispondere “che ti danno fastidio o che hai caldo”. Scendere alla fermata successiva e aspettare tranquillamente il treno successivo (sempre senza gonna o pantaloni). Ed entrare con indifferenza. E se anche qui qualcuno dovesse domandare che fine hanno fatto i tuoi vestiti, il consiglio degli organizzatori è di rispondere “ho dimenticato di indossarli, e… sì ho un po’ freddo!”.

 

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