Sostenere i piccoli comuni, piano rifiuti e ambiente, piano lavoro e trasporti: sono queste le sfide che il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca ha lanciato alla Regione Campania, nel corso della conferenza stampa, tenutasi questa mattina a Palazzo di Città, “Regione Campania e Fondi Europei: un disastro annunciato”. “Quattro le sfide – rimarca il primo cttadino – che intendiamo lanciare alla Regione.
La prima è quella dei 530 comuni che hanno presentato i progetti e siccome noi sosteniamo i piccoli e piccolissimi comuni, ci battiamo affinchè entro 25 gioni siano emanati i decreti di finanziamento riguardanti i 530 progetti.. O fanno questi decreti nei tempi stabiliti, oppure i comuni stessi non ce la faranno ad appaltare e concludere le opere entro il 2015”. ”Vorremmo risolvere – aggiunge De Luca – con i fondi europei, anche tre altri grandi problemi, decidendoci di fare le persone serie, invece di pensare solo a creare clienti e fare truffe. Il primo asse riguarda l’emergenza rifiuti, finanziando tutti gli impianti necessari. Il Comune di Salerno regala il progetto esecutivo del suo impianto di compostaggio, lo mette a disposizione gratuitamente per fare altri progetti per altri impianti necessari per la lavorazione dell’umido. Il secondo asse riguarda adun piano per il lavoro. Abbiamo migliaia di lavoratori precari nei Consorzi di bacino, nella società Astir, fra gli idraulico-forestali, e noi non riusciamo ad avere dalla Regione un piano per avere formazione professionale seria e per impegnare, nell’arco di qualche anno, tutti i lavoratori precari che sono impegnati in questa materia.Infine, terzo obiettivo – spiega il sindaco – riguarda i trasporti, e soprattutto completare la metropolitana regionale, collegando tutti i capoluogo con Napoli e prolungando, per quello che ci riguarda, la metropolitana all’aeroporto, ad Eboli e all’Università di Salerno. Queste sono le cose serie da fare, tutte il resto sono chiacchiere. Si rischia di perdere, nel 2015, due miliardi di euro perchè ad oggi, dei quattro miliardi e mezzo disponibili per il ciclo 2007-2013, la Regione ha impegnato soltanto il 30% delle risorse. Prevedibilmente, da qui a quindici mesi, si riusicirà, dunque, ad impegnare non più di un altro 20% e due miliardi di euro rischiano di tornar a Bruxelles”.