“Il ministero portera’ avanti un grande progetto di staffetta generazionale, l’amministrazione non puo’ bloccare le assunzioni, ha bisogno di cambiamento altrimenti rischia l’agonia”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia nel corso di un’audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera. Per questo, spiega il ministro “ci sara’ una riduzione, non traumatica, dei dirigenti e dei dipendenti della Pa vicini alla pensione per favorire l’ingresso dei giovani, Io credo, noi crediamo che l’amministrazione non puo’ permettersi, e nemmeno serve, il blocco del turn over”. “Su questo progetto politico di riforma sono pronta a un confronto innovativo con le parti sociali, che ho gia’ iniziato ad incontrare” ha aggiunto Madia. Il ministro ha sottolineato che “La mobilita’ che serve nella p.a. deve consentire spostamenti di personale, sia tra i diversi comparti sia tra diversi livelli amministrativi con un conseguente allineamento delle diverse tabelle retributive e degli inquadramenti”. “La nostra amministrazione ha bisogno di un piano strategico di redistribuzione delle risorse” ha argomentato Madia e per questo “occorre un ruolo di coordinamento forte della Funzione pubblica, che abbia due compiti: una mappatura completa delle competenze oggi presenti in tutti i nostri uffici, d’intesa con tutte le amministrazioni pubbliche, e una pianificazione dei fabbisogni di personale, presenti e futuri”. Il ministro ha annunciato l’intenzione di introdurre un ruolo unico della dirigenza pubblica, eventualmente articolato per territorio e per specifici profili professionali, utile per superare le distorsioni generate dall’attuale sistema di reclutamento e di carriera. “Il ruolo unico – spiega Madia – ci permette di raggiungere due importanti obiettivi: mettere ordine nelle retribuzioni e consentire una reale mobilita’ tra le amministrazioni, con la rotazione degli incarichi”.

 

 

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