Tre romeni e un cittadino marocchino sono stati arrestati dai carabinieri su disposizione della magistratura salernitana per associazione per delinquere finalizzata al reclutamento ed allo sfruttamento della prostituzione, lesioni personali aggravate, sequestro di persona e rapina aggravata. Il gruppo, con base a Santa cecilia di Eboli (Salerno), favoriva e sfruttava l’attività di prostituzione di donne romene sul litorale locale assicurando “protezione” dietro l’imposizione di un corrispettivo di 150 euro a settimana per ciascuna. L’indagine, avviata nello scorso mese di marzo dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, ha fatto piena luce sull’organizzazione che provvedeva ad assicurare alle donne le zone in cui era possibile attirare il maggior numero di clienti. Inoltre procuravano alle ‘lucciole’ un alloggio per la permanenza nell’area e scongiuravano eventuali episodi di violenza da parte di altre prostitute di diversa etnia. I militari, nel corso delle indagini, hanno fatto piena luce anche su un episodio di violenza, accaduto il 4 aprile scorso, che aveva avuto come protagonista un marocchino 35 anni: l’uomo fu sequestrato, messo nel bagagliaio della loro auto e poi violentemente picchiato con bastoni, bottiglie di vetro e mazze da baseball. Al marocchino vennero anche rapinati 1300 euro e l’autovettura. La vittima riportò lesioni giudicate guaribili in 20 giorni per essersi opposto al pagamento della “protezione” imposta alla propria compagna, di nazionalità romena, per l’esercizio della prostituzione.