Tagli indiscriminati, dopo la chiusura del Cto, se ne progettano altre di chiusure ospedaliere”. A lanciare l’allarme sanitario sono i rappresentanti del Partito democratico della Campania, che in conferenza stampa hanno illustrato una serie di problematiche relative alla chiusura del presidio ospedaliero dei Colli Aminei e l’imminente chiusura dell’ospedale San Gennaro di Napoli.

“Gia’ dal 2010 quando chiuse il pronto soccorso del Cto, il 40 per cento delle persone si riversarono tutte al Cardarelli, da 80 ricoveri mensili si e’ passatia 1700”, ha dichiarato il Dirigente Sanitario Corrado Cuccurullo, che ha poi aggiunto: “Oggi l’emergenza diventa l’organizzazione del nostro sistema di urgenza e intanto si stanno verificando accessi inappropriati ad altri ospedali, come quello del Rione Alto”. Una situazione di allarme per Cuccurullo, vista la chiusura, tra qualche giorno, del San Gennaro nel quartiere Sanita’. Dal Pd regionale, non si spiegano, come “si possa solo tagliare sul personale, solo chiudere ospedali, senza aprirne altri”. “Visto che altri pronti soccorsi, rischiano lo stesso destino dell’Ascalesi e del San Gennaro”, ha affermato il consigliere, Lello Topo. Il capogruppo del partito, Peppe Russo bacchettando tutto il centrodestra, ha esordito: “Questo andazzo non ci piace, bisogna aprire un confronto con il governo Nazionale e aprire la possibilita’ al commissariamento, assistiamo a delle logiche, come il recupero di vecchi personaggi, corporazioni, insomma, per queste ragioni chiederemo alla Procura l’istituzione di una commissione di indagine”. Anche sul Piano di Rientro, Russo e’ stato critico:: “Stiamo preparando delle proposte che annunceremo il 12 dicembre”.

 

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