Continua ormai da più di 2 anni il calvario dei lavoratori della società regionale Astir S.p.A. , in fallimento da luglio 2013 e delle loro famiglie. Di nuovo, da 3 mesi sono privi di copertura salariale, congelati in un limbo in cui non sono né posti in cassa integrazione, pur avendone diritto, né licenziati. “Nonostante – si legge in una nota – si avviano finalmente le procedure di reimpiego nella nuova società regionale del settore Ambientale, Campania Ambiente e Servizi, con le prime richieste di nulla-osta per il personale in transito, attraverso l’utilizzo della nuova legge n. 147/2013, in attuazione delle convenzioni già firmate, su progetti di bonifica e manutenzione ambientale, relativi ad investimenti per complessivi 53 milioni di euro, i Curatori del fallimento ancora non concedono la copertura, attraverso la cassa integrazione in deroga, prevista dalla legge 223/1991. La regione Campania, impegnata a far partire la nuova società già da marzo 2013, ancora non riesce a rispettare le proprie solenni promesse più volte ripetute dal Presidente Caldoro. La situazione di vita di 450 famiglie è giunta ad un punto limite e nelle prossime ore, in assenza di risposte, saranno messe in atto, tutte le iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza. Ogni ulteriore rinvio burocratico non sarà più accettato.”