Ogni 20 secondi un bambino muore in India a causa di malattie facilmente curabili, come dissenteria e polmonite. E’ lo scioccante dato presentato da Save the Children in occasione del lancio di una nuova campagna ieri a New Delhi chiamata “No Child Born to Die” (Nessun bambino nasca per morire). L’organizzazione internazionale no profit ha lanciato un appello al governo indiano perché spenda almeno il 5% del Pil per migliorare le cure e l’accesso alla sanità per madri e bambini in modo da ridurre la mortalità infantile. Secondo statistiche dell’associazione, ogni anno in India muoiono 1,73 milioni di bambini prima di raggiungere il quinto anno di età. “L’India il più alto tasso di mortalità infantile al mondo. E’ importante che la società civile si mobiliti per chiedere che nella prossima Legge finanziaria siano allocate più risorse. In Paesi come il Nepal e Bangladesh una spesa pubblica maggiore per i servizi sanitari ha portato a una forte diminuzione dei decessi” ha dichiarato la responsabile Shireen Vakil. E’ stato anche presentato un nuovo portale on line in cui i cittadini possono firmare una petizione da presentare al governo indiano per chiedere un aumento della spesa sanitaria.

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