Nella seduta odierna del Consiglio Regionale l’Assemblea ha finalmente incardinato la Proposta di Legge relativa alla disciplina e alla definizione dei Budget di salute. Una notizia importante dopo numerose iniziative messe in atto dagli operatori del settore, a seguito, inoltre, di tentativi ottusi e maldestri di smantellamento. Un nuovo passo avanti dell’Aula consiliare su di una proposta che va nella direzione di sistematizzare uno dei migliori strumenti dell’assistenza sanitaria sperimentati in questi anni in Campania, nell’ex ASL CE 2.
I budget di salute è una metodologia di riconversione dei costi sanitari e sociosanitari in investimenti produttivi, di salute e diritti, attuata insieme alla persona portatrice di malattia cronica o cronico-degenerativa e basso indice di funzionamento sociale, alla famiglia e alla comunità di appartenenza. Rappresentano una delle modalità per sostenere progetti terapeutici individualizzati, in linea con le direttive europee e le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), garantendo il diritto alla salute e del rispetto della persona mediante un processo di inclusione sociale, nel pieno diritto alla cittadinanza. “Salutiamo favorevolmente l’impegno assunto quest’oggi in Aula dal Presidente del Consiglio Regionale e dal Presidente della Commissione Sanità, troppe sono state le parole e le voci unanimi spese a favore dei Budget di Salute e sulle attività connesse legate al riutilizzo dei Beni Confiscati poche, tuttavia, le azioni e le iniziative concrete assunte da Caldoro e la sua maggioranza – affermano i Consiglieri Regionali, Gennaro Oliviero e Tonino Amato –. I BdS non sono una delega al privato della cura e riabilitazione delle persone ammalate cronicamente, ma sono strumenti e azioni co-gestite dalle asl e dai comuni insieme ai corpi sociali intermedi, promuovendo e sostenendo la centralità della persona malata e dei suoi bisogni, offrendo un’alternativa alla rigidità dell’assistenza pubblica e l’improvvisazione del badantato. Ci auguriamo – concludono Oliviero e Amato – come auspicato unanimemente in Aula che nel giro di poche settimane arriveremo alla approvazione finale, facendo un grande regalo ai bisogni di salute e di cittadinanza attiva di Gomorra”