L’era Vendola chiude in Puglia dopo dieci anni di guida della Regione. Il leader di Sel annuncia che non si ricandiderà per un terzo mandato e lancia come suo successore il senatore di Sel Dario Stefàno, presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere di palazzo Madama. “Si è concluso il tempo per la mia esperienza di governo – dice Vendola nel corso dell’assemblea regionale di Sel – e per amore della Puglia non penso a un altro quinquennio, poiché significherebbe peccare di presunzione”. La rinuncia al terzo mandato, che Vendola non aveva mai escluso finora, era comunque nell’aria all’indomani dell’annuncio di Stefàno di voler partecipare alle primarie con cui il centrosinistra individuerà, il prossimo 30 novembre, il candidato alla poltrona di governatore pugliese. “E noi – spiega Vendola rivolgendosi a Stefàno presente all’assemblea – a chi si lancia generosamente nell’arena, dobbiamo rendere il merito. Per questo, con tutto l’amore possibile, dico grazie Dario per essere in questa partita”. Una partita di cui faranno parte anche l’ex sindaco di Bari e segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, da molto tempo candidato alla presidenza della Regione, che ha promesso a Stefàno una “battaglia vera e leale, nell’interesse dei pugliesi che vogliono cambiare in meglio la loro regione”. Una discontinuità con Vendola, quella che lascia intendere Emiliano, cui non sembrano allinearsi altri due possibili candidati democratici alle primarie: l’ex assessore regionale alla Sanità e europarlamentare, Elena Gentile; e l’attuale assessore regionale alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini. Tuttavia, “chiunque vincerà le primarie sarà il mio candidato presidente”, ha precisato Vendola, chiedendo poi a tutti i competitor di “mettere al bando trasformismi e trasformisti”. Il riferimento, spiega, è a una “new entry del Pd nel Consiglio regionale pugliese, che ha detto di voler mettere fine a dieci anni di dittatura di Vendola”. Ma il leader di Sel potrebbe riferirsi anche a chi, da sempre suo alleato, ha di recente preso le distanze da Sel, che ha perso molti consensi e qualche sostenitore in Puglia. È il caso del parlamentare brindisino di Sel, Tony Mattarelli, che sulla stampa ha fatto un endorsement a Emiliano, e del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che ha dichiarato pubblicamente di “non essere iscritto a Sel” e che alle primarie sosterrà “un progetto politico e non un candidato”. “Torno a casa sereno”, ha commentato Vendola. Ma non mancano “alcuni dolori per un procedimento di giustizia ancora aperto”, aggiunge riferendosi all’inchiesta sull’Ilva nel quale è indagato. Anche se, ha concluso, “io penso che in uno Stato di diritto le persone per bene devono dormire tranquille, quelle per male devono perdere il sonno”. Nel giorno dell’addio di Vendola, il centrodestra annuncia che sceglierà il candidato-governatore con le primarie di coalizione. Una decisione presa dai coordinatori regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Puglia prima di tutto, Nuovo Psi, Movimento politico Schittulli e Nuovo centrodestra. Il prossimo 28 luglio sarà comunicata la data della consultazione che si svolgerà secondo regole che saranno stabilite da un “tavolo tecnico”.

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