PIEDIMONTE MATESE – Ripartire. “Dalla memoria alla testimonianza” dice il titolo del convegno. La diocesi di Alife Caiazzo si interroga a 25 anni della sua fondazione con la prima giornata imperniata sulla tematica non facile  di quel filo carsico che è la memoria, da comprendere , interpretare nella sua complessità, come ha evidenziato il docente Sergio Tanzarella.

E da coltivare come resa in maniera figurativa dalla consegna di semi e germogli sotto il Vangelo, prima della preghiera vespertina di apertura al contributo-dibattito  moderato dalla presidente di AC, Cristina Palombo e  svoltosi  in una delle sale del Cotton Movie di Piedimonte Matese. E poi da un video di presentazione, curato dalla redazione di Clarus, con una serie di significative esperienze di sacerdoti e rappresentanti dell’associazionismo diocesano. Il “da dove veniamo” è stato sviluppato, con notevole spessore da Tanzarella che ha invitato nella premessa, allorquando si parla del passato, a guardarsi da due tentazioni, non sempre alternative : la nostalgia(  un atteggiamento racchiuso nel “tutto era perfetto allora”) e dalla autosufficienza-smemoratezza(“ricominciamo daccapo” in sintesi).  Una complessità, quella memoria di cui occorre conoscere il senso dei processi storici, socio-religiosi, culturali, fatta di innovazioni, testimonianze permanenze, inerzie, di avidità(“sono 20 anni che  anche l’alto casertano è diventato luogo di penetrazione camorristica”). E’ il dialogo con la storia, con un richiaro alla lezione di Paul Ricoeur. . Uno sguardo sull’ambito locale, prima e dopo l’unificazione(in precedenza erano amministrazioni apostoliche dipendenti dalle diocesi di  Caserta e Capua) che ha avuto il suo maggiore punto di focalizzazione proprio sul periodo del vescovo campagna, primo presule della nuova entità diocesano caiatino-alto casertano in cui si dispiega in maniera vitale e fecondo  lo spirito del concilio vaticano secondo dopo anni di vuoto. Tanzarella ha richiamato a lungo l’entusiasmo ed il fermento   suscitati nel periodo del vescovo Campagna, un clima portò ad un famoso  convegno, nel 1980, che ha fatto memoria e presa sulle comunità sfociato in una serie di documenti che hanno avuto anche un risalto nazionale: “sono documenti, in particolare il documento “Insiemi in novità  di vita”  da recuperare per la loro attualità e capacità di penetrazione nella realtà pur negli aggiornamenti necessari. Da qui credo che si possa ripartire” ha detto Tanzarella che ha ricordato altri forti e significativi documenti dei vescovi campani.Ieriseconda giornata con l’intervento di don Emilio Salvatore che ha ilustrato la sintesi delle riflessioni condotte dalle parrocchie sui 25 anni appena trascorsi,  con un’analisi sulle luci e ombre di un cammino che prosegue il suo corso.Conclusioni affidate al Vescovo, Mons.Valentino Di Cerbo, che cogliendo le riflessioni dei relatori e quelle dei dibattiti in sala, ha trasmesso  alla sua Diocesi l’idea di un progetto che coinvolgerà la Chiesa locale nel territorio per i prossimi anni. Il convegno è in diretta streaming. Da rilevare il successo di due spazi di bookshop curati dalla biblioteca diocesana e dalle edizioni S.Paolo.

 

Michele Martuscelli

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