Da Ivrea arriva a Caserta Gastone Garziera aveva solo 19 anni quando entrò nello staff dell’ing Pier Giorgio Perotto per creare il primo personal computer da tavolo della storia. Lo scorso anno è stato il cinquantesimo anniversario della nascita di una delle più prestigiose macchine elettroniche messa a punto dalla Olivetti e che anticipò di ben dieci anni Steve Jobs e Bill Gates. L’incontro destinato agli studenti degli istituti che lo scorso anno scolastico hanno partecipato ai cicli di conferenze di Alternanza scuola Lavoro organizzati da Confindustria Caserta e dal Centro studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia, si svolgerà mercoledì 9 novembre alle ore 9,30 nella sala convegni di CONFINDUSTRIA Caserta in Via Roma 17. Ad accogliere l’illustre ospite sarà il presidente di Confindustria Luciano Morelli, il presidente della Piccola Industria Giovanni Bo ed il presidente del gruppo giovani di Confindustria Antonio Nappa. Seguiranno le relazioni del direttore del Distabif della seconda università di Napoli Paolo Pedone che affronterà il tema i Calcolatori a Dna, il prof. Stefano Marrone del dipartimento di matematica e fisica della SUN con: “ obiettivi e sfide dei nuovi paradigmi dell’informatica, e Mauro Nemesio Rossi con “La Olivetti di Adriano”. La lectio magistralis di Garziera sarà prevalemente una lezione pratica, infatti farà funzionare una Programma 101 e spiegherà agli studenti presenti i percorsi matematici e logici che portarono alla realizzazione del prodotto finale. Del gruppo di progettisti e della filosofia che aveva determinato lo studio e lo sviluppo della macchina televisioni di tutto il mondo da anni stanno dedicando documentari e filmati. Tra tutti spicca quello della History chanell scaricabile da Youtube. La Olivetti con la sua politica sociale non sempre godeva buona salute economica. All’inizio degli anni Sessanta dovette affrontare una serie di avversità. Solo un anno prima, nel 1959, aveva ottenuto un grande successo con il primo calcolatore italiano, l’Elea 9003. Il Laboratorio di Ricerche Elettroniche stava lavorando a pieni ritmi e chiedeva di essere alimentato da ingenti risorse, quando nel febbraio 1960 morì Adriano Olivetti. Un anno dopo, scomparve anche Mario Tchou, il ricercatore a capo di Elea. La Olivetti, quindi, aveva bisogno di dotarsi di nuovi capi, di una nuova organizzazione. A questi bisogni risposero Roberto Olivetti, divenuto AD, Ottorino Beltrami, il direttore generale, e l’ingegner Pier Giorgio Perotto Perotto prese in mano le redini del progetto elettronico e cominciò a sognare «una macchina nella quale non venga solamente privilegiata la velocità o la potenza, ma piuttosto l’autonomia funzionale», una macchina di dimensioni ridotte per stare in ogni ufficio, dotata di memoria, flessibile e semplice da usare, programmabile. In sostanza, un personal computer. Gli studenti che interverranno appartengono agli istituti: Liceo Manzoni Caserta, ITI Giordani Caserta, ITIS Ferraris Marcianise, ITE Terra di Lavoro, ITI Conti di Aversa ITIS Falco Capua

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