CASERTA – A circa 3 anni dall’accorpamento delle due Aziende Casertane, il Dipartimento di Salute Mentale vive ancora uno stato di precarietà, diviso tra due modelli organizzativi, dettati dalle vecchie direzioni generali delle ex ASL, erogando due diversi tipi di assistenza. Nello specifico, la ex ASL CE2 adotta ancora un modello organizzativo di assistenza psichiatrica, garantita dalla presenza attiva degli operatori lungo il corso di tutte le 24 ore.

Diversa è la situazione sul territorio dei comuni afferenti alla ex ASL CE1, dove vi è invece un’assistenza erogata solo sulle 12 ore diurne. Viene spontaneo chiedersi: com’è possibile che a circa tre anni dall’accorpamento non si abbia ancora un unico Modello Dipartimentale, con annesso Regolamento e Comitato interdipartimentale su tutta la provincia? L’attuale Direttore del citato Dipartimento, Luigi Carizzone, viene nominato tale a seguito della messa in quiescenza della dott.ssa Tiziana Celani , ex direttore del DSM ASL CE2. Dal suo subentro ad oggi quello che si evince dal suo operato è un’ incapacità gestionale, per quanto attiene le risorse umane, e manageriale, per quanto attiene la programmazione dei servizi sull’intero territorio casertano. Il dott. Carizzone, fino ad oggi, si è preso gioco di molti operatori sanitari; i quali seriamente motivati hanno investito la propria professionalità ed il proprio interesse, costituendo tavoli tecnici per affrontare le diverse problematiche che affliggono il Dipartimento e proponendo soluzioni operative mai realmente considerate dal Direttore. Altro esempio ci è dato dall’oramai totale caos che regna all’OPG di Aversa. Il personale sanitario/infermieristico viene distolto dai servizi per essere impiegato come accompagnatore del Direttore, ricevendo di contro, quale riconoscimento per la propria disponibilità, “Funzioni e Coordinamenti”. Nel contempo, a sopperire alla penuria di personale in quei servizi, rimasti privi, si ricorre continuamente al lavoro straordinario e a personale sanitario/infermieristico attinto dal vicino P.O. “ Moscati ” di Aversa, con un enorme spreco di risorse economiche e umane. Inoltre, la Direzione Dipartimentale del DSM di operatori sanitari e collaboratori, di diversi profili, provenienti dalle U.O.S.M (Unità Operative Salute Mentale) e dai SPDC (Servizi Prevenzione Diagnosi e Cura), a danno dell’assistenza ai cittadini sul territorio. A completare il quadro va aggiunto lo spreco di denaro pubblico per il pagamento di affitti esosi di alcune delle sedi delle U.O.SM, mentre si potrebbe operare un effettivo risparmio visto che,com’ è noto, la ASL Caserta possiede un ingente patrimonio immobiliare. Tali somme invece potrebbero essere investite in innovazioni tecnologiche, adeguamenti strutturali e formazione delle risorse umane. Per tutte le ragioni sopra esposte, la CISL FP e la CISL Medici Territoriale, denuncia la mancanza di organizzazione assoluta dei servizi dipartimentali, la mancanza totale di procedure e regole certe su tutto il territorio casertano, la mancanza di un programma di riabilitazione e di quello di prevenzione. La Cisl Fp chiede dunque al Direttore Generale, Prof. Menduni, di prendere urgenti provvedimenti, idonei a valutare l’operato del Dirigente incaricato al Dipartimento di Salute Mentale, oltreché, ad attivare un tavolo tecnico per rilanciare la programmazione e le attività del Dipartimento di salute mentale per ben rispondere al fabbisogno sanitario della popolazione casertana.

 

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