CASERTA – Dopo il successo ottenuto dalla seconda edizione del “Pranzo di Natale” e, soprattutto, dalle iniziative che hanno caratterizzato la Parrocchia di Sant’Anna e il “Gruppo di spinta”, vero motore dell’iniziativa assistenziale, la Comunità di Sant’Egidio punta all’ottenimento di una sede stabile a Caserta per coordinare con maggiore efficacia l’impegno dei tanti volontari che, in silenzio e senza voglia di protagonismo, si sono avvicinati con calore al progetto. Se ne è parlato, in occasione del riuscito incontro della vigilia, con il Vescovo mons. Antonio Farina, il Sindaco Pio Del Gaudio, che era accompagnato dall’assessore alle attività sociali Emiliano Casale, e con quanti, attivi componenti del “gruppo di spinta”, hanno deciso di ispirarsi allo slogan “buoni non una volta l’anno, e cioè a Natale, ma appunto tutto l’anno”. E sono stati ben 210, più del doppio dei partecipanti dello scorso anno, a sedere tutti insieme all’interno del Tempio di Sant’Anna trasformato in un ristorante “stellato” dove è stato servito un menù da gourmet, cui ha contribuito un bel gruppo di ristoratori casertani: antipasto di totani e patate (Locanda Battisti), mozzarella di bufala campana messa a disposizione dal Consorzio di Tutela del Marchio d’origine; primo piatto con lasagna al forno (Ristorante Leucio); secondo con spezzatino di manzo con patate (Ristorante Le Colonne); la Scuola “Dolce e Salato” ha preparato il classico tronchetto natalizio e i dolci della tradizione; per frutta grandi ceste di mele annurca, mentre il pane e i tarallini sono stati forniti da “Il Casolare Divino”, che insieme ad Alois, ha offerto pure i vini. Hanno anche collaborato, Buffalo Beef, Coldiretti e Quartiglia, mentre l’impegno in cucina si deve agli chef Maurizio Cosma, Leucio Fiorillo, Maria Mone, Giuseppe Daddio, Aniello di Caprio, coordinati dall’entusiasta Rosanna Marziale. Quest’anno il 50% dei volontari era under 25 a conferma che il Gruppo di spinta, la Parrocchia di S.Anna e la Comunità di S.Egidio guardano al futuro, ormai già in via di consolidamento, se è vero come è vero che l’iniziativa di Caserta ha “gemmato” quella, svoltasi in contemporanea, ad Aversa e altri centri del casertano stanno programmando analoghe iniziative assistenziali per il prossimo anno. Oltre all’affettuosa assistenza non solo alimentare per il pranzo di Natale a tutti i partecipanti, appunto 210 tra immigrati e senza fissa dimora, ma anche anziani, persone sole ed emarginate, sono stati istribuiti alla fine altrettanti pacchi dono contenenti torce, plaid, t shirt, datteri, panettoni piccoli e altri generi alimentari inseriti grazie alla raccolta svolta nei supermercati Decò (2 di Caserta ed 1 di S. Maria C. V.) . E alla fine del pranzo, allietato dalle musiche di un complesso di giovanissimi, come per incanto in poco tempo gli stessi volontari hanno sgombrato tavoli, sedie e tovaglie, rimettendo in ordine la “chiesa” per le funzioni natalizie, durante le quali il Parroco don Giovanni Gionti ha dato conto alla comunità dei fedeli della riuscita iniziativa assistenziale e dei progetti per il futuro. A cominciare dalla prosecuzione della distribuzione di un pasto caldo, una volta alla settimana, confezionato a turno dai ristoratori che hanno confermato l’adesione al progetto e delle altre attività assistenziali, come la distribuzione di vestiario, coperte, giochi per i più piccoli, lezioni di lingua italiana per gli immigrati, fiancheggiamento nello svolgimento di pratiche burocratiche

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