CASERTA – Eccoti di nuovo qui, a distanza di un anno… adesso hai qualche punto in più in graduatoria, hai pazienza, fiducia! Ti guardi intorno: stesse facce, stessa minestra, consapevole che ormai la lentezza cronica dei funzionari del provveditorato, dove l’aspettativa della nomina annuale è una chimera lontana e irraggiungibile,

l’insostenibile situazione di incertezza dove anche solo pensare di programmare l’acquisto di una macchina è assurdo e impensabile, hanno trasformato la convocazione a tempo determinato in una farsa che anno dopo anno diventa sempre più inaccettabile. Perché diciamoci la verità.. se mi viene affidato l’incarico che prevede la mia presenza in una scuola alle 8.30 del mattino e un’ora dopo la mia presenza è richiesta in un’altra scuola a 30 km di distanza, posso anche sforzarmi di usare un’innata dote di ubiquità… del resto, è il primo dei requisiti richiesti per entrare a far parte dell’elitarissimo club «Italia Peggiore»!. Per ora meglio accontentarsi di una convocazione per aspiranti a posti di insegnamento con il contratto a tempo determinato: sabato scorso è toccato ai docenti di sostegno; da domani saranno chiamati all’appello tutti gli altri (scuole elementari, medie e superiori).  Tra i possibili vincitori del premio c’è anche la professoressa Marianna Fiorentino, alle sue spalle 13 anni di precariato: «Anche se sono 17esima in graduatoria, vedo il ruolo ancora lontano!». Lei è solo una delle tante soldatesse di questa guerra tra poveri, il nemico è uno solo, si chiama precariato ma le trincee sono tante, gli schieramenti anche, abbiamo in prima fila il reggimento «Graduatoria permanente ad esaurimento», è numeroso ma stanco, segue «Graduatoria di merito», fiero e pronto all’attacco, infine c’è «TFA», è ancora in fase di reclutamento e per questo un po’ meno sicuro dei propri mezzi, molto chiacchierati. Ma la Fiorentino, dall’alto della sua esperienza di 13 anni di allenamento, sentenzia: «Soldati e soldatesse, siate più lungimiranti! Non bisogna combattere con un altro segmento di precariato ma unirci in una lotta comune contro il Precariato stesso!». C’è la paura che il TFA abbia, in futuro, un canale di merito, ci si augura che non sia così! Come raggiungere la pace? Per la professoressa, con un’anzianità di precariato di 13 anni, non ci sono dubbi: «Come disse Fioroni: graduatorie ad esaurimento che in tre anni si devono davvero esaurire!». Nel frattempo si attende il tanto agognato posto di ruolo, sperando in un mondo in cui la diagnosi di morire precari non sia certa.

Elena Russo

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