CAPUA – Ancora una volta il territorio casertano viene individuato come il luogo di scarico delle eccedenze indesiderate del Capoluogo regionale; ancora una volta Caserta e la sua provincia vengono considerate come la periferia di Napoli, come il semplice prolungamento della sua area metropolitana. La notizia della decisione della Regione Campania di delocalizzare a Capua il termovalorizzatore che doveva essere fatto a Napoli Est e che serve allo smaltimento dei rifiuti partenopei è semplicemente incredibile.

La CISL di Caserta manifesta tutta la sua assoluta contrarietà ad un’ipotesi del genere e si opporrà con decisione alla sua realizzazione. Non è pensabile che di fronte al rifiuto opposto dal Sindaco di Napoli a realizzare nel proprio territorio una struttura capace di portare a soluzione l’annosa questione dell’immondizia, la Regione ne prenda semplicemente atto scaricando su Caserta il problema. Caserta ha un suo piano organico di smaltimento che comprende anche un sito di combustione di piccole dimensioni a Capua in grado di affiancare una struttura da realizzare a S.Maria Capua Vetere: un piano che serve a mettere in piedi un ciclo integrato dei rifiuti che comprende anche la discarica di Maruzzella. Questo piano non può essere stravolto da una decisione della Regione fatta solo per scaricare su Caserta l’immobilismo del Comune di Napoli che finisce solo per creare danni a tutte le province campane. Un conto è la doverosa solidarietà che Caserta non ha mai negato a Napoli per farsi carico di emergenze, altro è pensare di far entrare di forza la nostra provincia nella soluzione strutturale dei problemi del Capoluogo regionale. E’ tempo che la Giunta Regionale, da questo punto di vista in perfetta continuità con quella precedente, la smetta di considerare il territorio casertano come il luogo in cui Napoli risolve i suoi problemi. E’ tempo che la Giunta Regionale si adoperi invece per contribuire a risolvere i problemi di Caserta, dalle crisi industriali agli Accordi di programma, dai problemi del turismo a quelli dell’agricoltura. E’ tempo, infine che la Regione Campania si muova nella prospettiva della valorizzazione di tutte le realtà della Campania che non sono certamente solo il retroterra della metropoli. Pertanto la CISL di Caserta chiede al Presidente della Provincia On. ZINZI la convocazione di un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali per la definizione finale del piano dei rifiuti, che non può esaurirsi nella sola definizione dell’assetto proprietario della società provinciale. Contemporaneamente la CISL chiede che il Presidente CALDORO convochi i Presidenti i Presidenti delle cinque province della Campania per verificare la predisposizione dei rispettivi piani per lo smaltimento della filiera integrale dei rifiuti in modo tale da avere l’assetto definitivo della strumentazione sul territorio

 

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