Verifiche in corso in città sulle motivazioni di circa 600 camici bianchi dipendenti della Asl Napoli 1 che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid: non sono solo medici che, anzi, sono la minoranza, ma appartenenti a tutti i profili sanitari del comparto. Il provvedimento previsto per chi non saprà giustificare il proprio stato di non vaccinato può arrivare fino alla sospensione senza stipendio avverte il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva secondo l’iter previsto dalla legge entrata in vigore lo scorso aprile e che disciplina questa materia. Scartati gli amministrativi, che non sono a contatto diretto con i pazienti, esclusi dall’elenco i soggetti fragili e quelli per i quali il medico curante si sia già espresso per l’impossibilità a vaccinarsi agli altri invieremo nei termini previsti un invito formale a sottoporsi alla immunizzazione. Saranno nuovamente chiamati e invitati a un ripensamento. Solo a valle di questo procedimento, concedendo un ulteriore tempo di 5 giorni, si potrà procedere. Un percorso tortuoso a garanzia delle buone intenzioni del sanitario: la norma quadro che disciplina la materia è il decreto legge 44 (convertito nella legge 76 del 2021) che prevede, appunto, in prima battuta, che i camici bianchi non vaccinati possano essere dirottati allo svolgimento di altre mansioni non a contatto con i pazienti. Per medici e operatori sanitari potrebbe risultare difficile se non impossibile. La ratio della legge non è coercitivo ma il fine è tutelare i pazienti fragili con cui l’operatore può venire a contatto. La norma non prevede in ogni caso il licenziamento ma la sospensione dello stipendio ed ha validità fino al prossimo 31 dicembre o fino alla durata dello stato di emergenza nel caso in cui venisse prorogato. In Campania, la quota di medici che risulta non vaccinata è molto bassa, in tutto una cinquantina. Una piccola platea, tra l’1 e il 2 per cento dei circa 43.500 dottori in attività anche se una frazione lavora solo come libero professionista o è pensionata e dunque risulta difficile sospenderli dal servizio. Anche in questi casi dovrebbe tuttavia arrivare la sollecitazione ad adempiere da parte della Asl (che comunque ha la disponibilità delle autorizzazioni degli studi in cui il professionista esercita), e infine la segnalazione agli Ordini di appartenenza per gli eventuali provvedimenti disciplinari. Evidentemente in questi casi, tuttavia, non esiste un’azienda o un datore di lavoro da cui questi medici possano essere reimpiegati o sospesi. Il rapporto fiduciario medico-paziente e la deontologia dovrebbe però imperniarsi almeno sulla comunicazione al proprio assistito dello status di non vaccinato.

In questi giorni anche i direttori generali delle altre Asl provinciali (Napoli 3 sud e Napoli 2 nord con solo quest’ultima che ha già concluso l’iter) stanno inviando le raccomandate ai diretti interessati come primo passo per le verifiche da svolgere. Oltre ai 600 i profili da vagliare nella Asl Napoli 1 ce ne sono da considerare altri 300 alla Asl Napoli 3 sud. Per accertare come stanno le cose bisognerà attendere dunque almeno una decina di giorni quando scadranno i termini delle controdeduzioni e i tempi (5 giorni) per l’invio di un secondo sollecito formale a provvedere. In questo lasso di tempo è sempre possibile presentare la richiesta di vaccinarsi. Nei tre giorni successivi bisognerà presentare un certificato vaccinale. Solo alla fine, quando l’inosservanza sarà certa l’azienda sanitaria potrà far scattare la sospensione dal servizio senza stipendio e la contestuale notifica all’Ordine professionale. L’Asl può anche in alternativa disporre l’impiego in mansioni, anche inferiori, che non implicano contatti interpersonali o non comportano il rischio di diffusione del contagio. Tutti passaggi che la Asl Napoli 2 ha già esperito fino a sospendere dal servizio 23 sanitari di cui 3 medici fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale. Tutti i passaggi sono sottoposti a rigide misure di tutela della privacy. Dopo il 20 agosto il procedimento dovrebbe giungere alla fase finale.

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