Sei italiani su dieci non perdono l’occasione durante l’estate 2011 per partecipare a sagre, fiere e mercati di paese dedicate a ricorrenze storiche, religiose, ma soprattutto a prodotti tipici dell’enogastronomia locale che sono molto spesso al centro dei festeggiamenti.

E’ quanto e’ emerso da un sondaggio effettuato dal sito www.coldiretti.it su uno degli svaghi preferiti dai turisti. Una vera e propria riscoperta che – sostiene la Coldiretti – e’ il frutto dell’esigenza di ristabilire un rapporto piu’ diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri. Spettacoli, giochi e rievocazioni storiche sono gli ingredienti principali delle feste locali dove pero’ a fare la parte del leone sono – precisa la Coldiretti – i prodotti tipici locali e stagionali, preparati secondo le usanze tipiche del territorio. Secondo il sondaggio della Coldiretti una maggioranza la meta’ (50 per cento) dei frequentatori di sagre o feste di paese spende nell’occasione, in acquisti o degustazioni di prodotti dell’enogastronomia locale, un importo superiore a 10 euro a persona, il 37 per cento non piu’ di 10 euro e il 13 per cento si limitera’ a curiosare senza spendere nulla. Si tratta di valori che – continua la Coldiretti – contribuiscono ad alimentare il motore della vacanza enogastronomica che, con 5 miliardi di fatturato stimato per il 2011, e’ l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale. Il successo di sagre, feste e mercati di paese, nei confronti delle famiglie, ma anche di gruppi di giovani, e’ favorito – sottolinea Coldiretti – dalla tendenza a privilegiare vacanze ripetute, ma piu’ brevi, dalla voglia di spezzare le vacanze al mare, dalla ricerca di mete alternative spesso piu’ convenienti e dalla preferenza accordata ai soggiorni in Italia rispetto all’estero. L’Italia e’ l’unico paese al mondo che – precisa la Coldiretti – puo’ contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 229 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.606 specialita’ tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 505 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (331 vini Doc, 59 Docg e 119 Igt).

 

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