Sono stati chiariti alcuni processi con cui il nostro cervello percepisce le illusioni ottiche. Il risultato si deve a uno studio condotto da un gruppo di ricercatori coordinati dall’universita’ di Rochester pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze Americane (Pnas). Il lavoro dimostra che l’illusione ottica, documentata anche da Aristotele, per la quale ci sembra di vedere un oggetto in movimento e’ dovuta a processi che avvengono nell’area corticale del cervello e che si verificano essenzialmente ogni volta che vediamo oggetti in movimento.

Il fenomeno e’ chiamato effetto collaterale del movimento e i ricercatori mostrano che gli esseri umani sperimentano l’illusione di vedere un soggetto in movimento in un video anche se lo sfondo si e’ mosso realmente ma solo per 1/40 di secondo, un tempo cosi’ breve che non puo’ neanche essere distinta la direzione del movimento. I ricercatori hanno esaminato con tecniche di risonanza magnetica il cervello di persone alle quali veniva somministrato un video con soggetti in movimento e hanno dimostrato che i neuroni dell’area corticale, a seguito di una breve esposizione al moto, rispondono agli oggetti fissi come se fossero effettivamente in movimento.

 

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