Gli scimpanze’ sono coscienti di quello che gli altri individui sanno o non sanno. Lo dimostra uno studio condotto in Germania, dall’Istituto Max Planck di Lipsia, e pubblicato sulla rivista Current Biology. Secondo la ricerca gli scimpanze’, come l’uomo, sarebbero in grado di riconoscere le conoscenze individuali degli altri: una tappa cruciale nell’evoluzione del linguaggio probabilmente gia’ raggiunta dai nostri progenitori comuni 6 milioni di anni fa.
Durante una campagna di osservazioni in Uganda, svolta dall’istituto tedesco congiuntamente con l’Universita’ di St. Andrews in Gran Bretagna, i ricercatori hanno notato che in caso di presenza di serpenti pericolosi gli scimpanze’ selvatici richiamano il pericolo con urla d’allarme in maniera piu’ frequente se ci sono membri del proprio gruppo inconsapevoli del pericolo, piuttosto che in presenza di individui consapevoli. Secondo i ricercatori tale comportamento suggerisce che queste scimmie sono in grado di riconoscere negli altri la conoscenza o l’ignoranza di un determinato avvenimento, un genere di consapevolezza ritenuta fino ad oggi una prerogativa umana. ”E’ come se gli scimpanze’ capissero chiaramente cio’ che loro stessi conoscono e quello che gli altri ignorano e che producendo un determinato suono possono trasmettere quell’informazione agli altri”, ha spiegato uno dei coordinatori dello studio, Roman Wittig. Secondo i ricercatori si tratterebbe di un tipo di comportamento fondamentale nell’evoluzione del linguaggio: perche’, infatti, un individuo dovrebbe informare gli altri membri del gruppo se non capisse quanto essi abbiano necessita’ di quell’informazione? Fino ad ora era opinione comune che questo passaggio fosse avvenuto durante la fase evolutiva degli ominidi, ma lo studio suggerisce che questo passo fosse probabilmente gia’ stato compiuto dai nostri antenati comuni prima della divisione con le scimmie, 6 milioni di anni fa.