A volte potra’ comportarsi come una piccola tigre tra le mura di casa, ma il gatto domestico e’ solo un lontano cugino dei grandi felini selvaggi come i leoni, le tigri e i giaguari, mentre la sua parentela con le antiche tigri dai denti a sciabola e’ ancora piu’ remota.

A raccontare la storia evolutiva dei nostri amici a quattro zampe e’ lo studio comparativo dei teschi dei felini antichi e moderni condotto dall’universita’ britannica di Bristol e pubblicato sulla rivista Plos One. I ricercatori Manabu Sakamoto e Marcello Ruta hanno messo a confronto le caratteristiche morfologiche dei crani dei gatti moderni con quelli dei loro antenati preistorici e quelli delle antiche tigri dai denti a sciabola ormai estinte, creando un’unica banca dati di informazioni. Dalle misurazione dei teschi e’ emersa una profonda divergenza evolutiva tra i gatti moderni e le tigri dai denti a sciabola. Per quanto riguarda invece i felini moderni, e’ risultato che quelli di taglia medio-piccola, e cioe’ i gatti domestici e i loro ‘parenti’ piu’ stretti come il puma, la lince e il ghepardo, si sono separati in maniera marcata dai felini piu’ grossi, come tigri, leoni e leopardi, prendendo strade differenti nell’evoluzione della forma del cranio.

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