Lo Stato ha portato a compimento le sentenze emesse della magistratura napoletana ed oggi i due immobili costruiti abusivamente a Bacoli, nel Napoletano, località Torregaveta, sono stati abbattuti. L’azione finale è stata portata a compimento dopo una manifestazione pacifica di solidarietà verso le tre famiglie interessate dalla demolizione della propria casa, svoltasi a Torregaveta ed indetta dalla parrocchia Sacro Cuore con l’intervento del vescovo della diocesi di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, del sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano e del senatore del Pdl, Carlo Sarro.

Le ruspe sono entrate in azione alle due del mattino, scortate da almeno 3-400 unità tra poliziotti, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. Un’operazione decisa per spegnere sul nascere qualsiasi altra protesta come quella di venerdì mattina quando, in duemila, crearono un cordone umano per ostacolare le ruspe. Questa volta c’é stata solo l’estrema resistenza dei fratelli Cardamuro, gli occupanti dei due immobili interessati dall’abbattimento, che si sono barricati in casa per tentare di evitare l’inevitabile. La polizia, in assetto antisommossa, ha bloccato i due uomini, e poi ha dato il via alle demolizioni.

I due fratelli sono stati trattenuti per alcune ore per evitare che dessero vita a nuove azioni di resistenza. Venerdì scorso, negli scontri tra polizia e manifestanti ci furono tre arrestati e un fermato, con diversi feriti tra forze dell’ordine e manifestanti. Le operazioni di smantellamento dei due immobili sono andate avanti per l’intera giornata. Del tutto demolita la villetta di via Papinio Stazio dei Cardamuro mentre in via Apicio, la casa che fu della famiglia Barone-Carannante rimane solo parzialmente in piedi a causa del ritrovamento nella struttura di copertura di amianto.

Il materiale dovrà essere rimosso da una ditta specializzata per lo smaltimento. Le operazioni saranno completate domani, comunque prima delle festività natalizie. Lunedì le tre famiglie avevano tentato di farsi accogliere una seconda istanza di autodemolizione ma la Procura Generale, così come per la prima richiesta, non ne ha tenuto conto. Venerdì la Prefettura, al termine del comitato per l’ordine pubblico, nel disporre la sospensione degli abbattimenti nella provincia di Napoli in occasione delle festività di fine anno, non aveva concesso la sospensiva per i tre manufatti per cui l’esecuzione è andata avanti oggi.

Ieri in tarda serata, il sindaco di Bacoli con il vescovo di Pozzuoli e il senatore Sarro avevano invano tentato di stabilire un contatto con i responsabili della questura napoletana per valutare l’accoglimento dell’autodemolizione. Le tre famiglie senza tetto hanno rifiutato la soluzione abitativa del Comune e trovato ospitalità dai parenti, compresa la ragazza disabile dei Cardamuro. A Bacoli sono 1.300 le abitazioni abusive in lista di demolizione, 70 mila in tutta la Campania.

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