“Preoccupati da un possibile effetto Cortina? Qui a Capri abbiamo un punto di servizio della guardia di finanza al porto, unita’ cinofile che controllano il porto commerciale e siamo noi a pagare da due anni gli alloggi per gli agenti che vanno ad aumentare l’organico della finanza presente sull’isola”. Lo dichiara  il sindaco di Capri, Ciro Lembo, che parla di preoccupazione “solo per il metodo e non nel merito, anche noi ci preoccupiamo che i controlli siano fatti con rigore e fermezza, ma anche con discrezione e buon senso”. “Questi controlli dovrebbero essere meno spettacolarizzati perche’ creano un danno all’immagine, si devono fare ma vanno gestiti bene, con equilibrio. C’e’ anche un modo piu’ sobrio per portare i risultati”. A Capri, spiega il sindaco Lembo, “facciamo controlli anche sulle seconde case, dopo che dal 1998, anticipando Berlusconi di 10 anni, abbiamo esentato la prima casa. Ovviamente con dei paletti, come il limite massimo di 120 metri quadri oltre il quale la prima casa va pagata”. “Leggo – sottolinea – che qualcuno invoca controlli anche a Capri dopo il caso di Cortina d’Ampezzo, ma dovrebbero sapere che abbiamo messo a disposizione della guardia di finanza tutta la collaborazione possibile, non solo gli spazi nel porto turistico che paghiamo noi. Abbiamo anche chiesto una aumento della pianta organica per avere gia’ dal 10 gennaio piu’ finanzieri sull’isola e potenziare gli stabili”. on e’ quindi il ‘metodo-Cortina’ che preoccupa il sindaco Lembo, quanto “la manovra Monti e la battaglia che stiamo portando avanti per ottenere la tassa di ingresso e non piu’ la tassa di soggiorno, che consideriamo iniqua”. Sull’isola azzurra, spiega il sindaco, “arrivano 3 milioni di turisti all’anno e noi, con un aumento di un solo euro sul biglietto di aliscafi e navi, incasseremmo 3 milioni di euro”. “Non chiediamo soldi allo Stato o ai cittadini capresi, ma con quei soldi potremmo mantenere gli standard turistici che per Capri sono obbligatori. Spendiamo gia’ 5 milioni di euro per mantenere l’isola pulita”. Con la tassa di soggiorno, sottolinea, “ricaviamo 1,2 milioni di euro da quel turismo mordi e fuggi che serve solo a sporcare e bloccare l’isola, piuttosto che 3 milioni da chi resta 4-5 giorni e mette in moto l’economia. “Un po’ come facemmo per i Giardini di Augusto, quando ci fu la polemica perche’ fissammo il costo del biglietto d’ingresso a 1 euro: nonostante questo, dal 20 aprile al 15 novembre sono stati staccati 327mila biglietti, solo nel giorno di Pasqua i Giardini sono stati visitati da 2600 persone”. Lembo spiega di aver scritto “al presidente Monti e al ministro dello Sviluppo economico Passera” per evidenziare il problema: “Se non posso essere messo in condizioni di far fare bella figura a Capri, preferisco andare via”, conclude.

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