Quattro centri di accoglienza per immigrati extracomunitari richiedenti asilo, rifugiati e titolari di altre forme di protezione umanitaria nasceranno in Campania grazie ai finanziamenti del PON Sicurezza, il Programma gestito dal Ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione Europea. Si tratta di proposte presentate dai comuni che hanno aderito all’iniziativa “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)” alla quale il PON, in collaborazione con l’Anci, ha deciso di offrire un sostegno in termini finanziari per la riqualificazione o la realizzazione di centri SPRAR.
In particolare, il PON ha previsto il finanziamento di 60 progetti di ristrutturazione e ampliamento di strutture già destinate o da destinare all’accoglienza. Per ogni struttura verranno stanziate risorse pari a 350mila euro. Nel Comune di San Nazzaro (Benevento) il progetto “I colori dell’uguaglianza” porterà alla riqualificazione e ristrutturazione dell’ex scuola elementare di via G.Lena, nel centro del paese. La struttura potrà ospitare 16 immigrati per un periodo di permanenza non superiore a 60 giorni. “Una casa per te” è invece il titolo della proposta presentata dal Comune di Campoli del Monte Taburno (Benevento).
Il progetto prevede il recupero di un immobile di proprietà comunale in disuso da alcuni anni. La struttura potrà ospitare 15 persone per un tempo massimo di 90 giorni; gli spazi esterni verranno adeguati e adibiti ad attività ricreative e di socializzazione. All’interno verranno erogati, oltre al servizio mensa, servizi di accompagnamento sanitario e assistenza sociale, attività di formazione linguistica e alfabetizzazione, mediazione linguistica-culturale. La gestione dei servizi sarà affidata ad enti e associazioni senza scopo di lucro selezionati mediante procedure di evidenza pubblica.
In provincia di Napoli, a Grumo Nevano, grazie al Programma Operativo Nazionale ‘Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013’ verrà invece ampliato il centro di accoglienza per i rifugiati già esistente in corso Mazzini. Verranno aggiunti altri 8 posti letto, mentre il secondo piano dell’edificio verrà demolito e ricostruito per ricavare una sala per conferenze e incontri. Gli spazi esterni verranno ristrutturati per svolgere attività interculturali di musica, danze e incontri informali. Verranno inoltre potenziati i servizi già erogati dal centro: distribuzione di pasti caldi, corsi di lingua italiana, formazione e informazione sui diritti degli immigrati, segretariato sociale, consulenza legale, centro di ascolto, scuola di lingua e cultura italiana per bambini e adulti. La permanenza non potrà superare i 3 mesi.
Nel Comune di Castel di Sasso (Caserta), il Centro di accoglienza si chiamerà “L’incontro dei popoli”. Nascerà nella frazione Prea in via Costantinopoli, nell’edificio che ospitava la vecchia scuola elementare. La struttura potrà accogliere 16 persone per un periodo non superiore ai 3 mesi. Anche in questo centro verranno garantiti agli ospiti servizi di assistenza sociale, formazione linguistica, inserimento scolastico dei minori, mediazione linguistica culturale, orientamento e informazione legale, inserimento abitativo e lavorativo.