POMPEI – “Il rischio di cedimenti riguarda in maniera diffusa tutta l’area archeologica ed e’ proprio su questo punto che deve cambiare un po’ tutta la strategia”. La soprintendente per i Beni archeologici di Napoli e Pompei Teresa Elena Cinquantaquattro, durante un sopralluogo nella domus di Loreto Tiburtino, dove ieri ha ceduto un pilastro del pergolato del giardino, non nasconde preoccupazioni per lo stato degli scavi.

“Non si puo pensare – dice – di fare interventi puntuali, interventi singoli, come quelli che sono stati messi in atto sulla base delle risorse disponibili. E’ importante fare un programma sull’intera area”. La parte del giardino nel Regio II, Insula II, a poca distanza dall’anfiteatro, e’ attualmente sotto sequestro. Il pilastro crollato ha provocato il cedimento di alcune travi in legno sovrapposte. La domus e’ stata portata alla luce negli anni ’50 da Amedeo Maiuri e l’ultimo intervento di restauro risale al 1980. Nel giardino, che riproduce un ambiente alessandrino con giochi d’acqua, sono presenti affreschi che ritraggono Narciso, Priamo e Tisbe, tutti protetti da una vetrata. L’area era aperta al pubblico ed era inserita anche nei percorsi delle ‘Lune di Pompei’, il programma estivo di visite notturne con spettacoli e altre iniziative culturali. “Fenomeni di cedimento – spiega la soprintendente – in un’area archeologica cosi’ vasta sono prevedibili. Nei prossimi mesi speriamo di avviare con le risorse europee il programma che e’ stato studiato e che prevede proprio come primi interventi un programma di messa in sicurezza del Regio II”. Per la soprintendente Cinquantaquattro la condizione economica generale non mettera’ a rischio l’impiego dei fondi stanziati. “A fine novembre – spiega – e’ stata presentata la scheda alla Comunita’ Europea, perche’ c’e’ da seguire una procedura. L’amministrazione ha fatto tutto il possibile perche’ la procedura avesse un buon esito e quindi le risorse saranno disponibili per gare nei primi mesi del 2012”. Dalla disponibilita’ dei fondi all’avvio dei lavori tuttavia trascorreranno alcuni mesi. “Entro l’estate o subito dopo partiranno i lavori. Nel frattempo continua l’attivita’ ordinaria della Soprintendenza, che certamente e’ stata insufficiente mai non e’ mai cessata”, aggiunge Cinquantaquattro. Tra le attivita’ finanziate con fondi messi a disposizione dal ministero dei Beni culturali, anche il monitoraggio e un intervento ordinario. “E’ con queste risorse – specifica la soprintendente – che tra ieri e oggi si e’ intervenuto nella domus oggetto del crollo, per mettere in sicurezza tutti gli altri elementi del giardino”.

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