La vertenza sanita’ non si ferma, “visto che dopo lo sciopero del 16 dicembre 2015, nessuno dei problemi alla base della protesta ha trovato soluzione, né tantomeno il Governo ha ritenuto di dover avviare un confronto serio con i professionisti per il rilancio della sanità pubblica e la valorizzazione del lavoro di chi quotidianamente garantisce la tutela della salute a milioni di cittadini”, spiegano cosi’ la decisione di incrociare le braccia i camici bianchi in un comunicato unitario dell’intersindacale che riunisce tutte le maggiori sigle sindacali, tra cui Anaao Assomed. “Le organizzazioni sindacali non intendono essere spettatrici del declino inesorabile della sanità pubblica sottoposta alla mannaia di continui e pesanti tagli, ma vogliono che entrino a pieno titolo nell’agenda della politica italiana – prosegue la nota congiunta – le questioni della sua sostenibilità, della esigibilità del diritto alla salute dei cittadini omogenea tra le Regioni italiane, del ruolo professionale, dirigenziale, formativo dei medici e dei dirigenti sanitari. Il Governo si assuma in pieno le proprie responsabilità di fronte ai cittadini italiani ed ai professionisti della sanità esplicitando il modello che intende realizzare”. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi nazionale e locali, la Vertenza sanità attraverserà il Paese con tre manifestazioni interregionali, la prima delle quali si svolgerà a Napoli sabato 20 febbraio 2016 coinvolgendo i professionisti e i cittadini delle regioni del sud Italia.In occasione dello sciopero sarà contestata nelle sedi competenti ogni illegittima restrizione che Regioni e Aziende tenteranno di applicare, come accaduto lo scorso 16 dicembre.


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