L’attuale crisi economica ha aggravato la condizione di una parte consistente della società italiana, in particolare di quella campana. Sia i tassi di povertà assoluta e relativa, che la disoccupazione femminile e giovanile, sono aumentati ed è proprio in questo difficile contesto che si inserisce la crisi finanziaria di molte amministrazioni pubbliche. A Napoli la situazione è particolarmente grave. In un momento in cui sarebbe ancor più necessario un welfare efficace che contrasti povertà ed esclusione sociale, la città si trova sull’orlo del dissesto finanziario. Un’altra vicenda che coinvolge la regione, tornata recentemente al centro del dibattito nazionale, è quella della Terra dei Fuochi: un disastro ambientale e sociale, le cui cause sono da rintracciarsi nella presenza della criminalità organizzata, nell’assenza di controlli da parte delle autorità competenti e nella persistenza di interessi e complicità passate della politica locale. Quali saranno le conseguenze dirette che queste emergenze avranno sui cittadini campani? Un mero intervento emergenziale permetterà di risolvere le crisi legate al dissesto finanziario del Comune di Napoli e al disastro della Terra dei Fuochi? I cittadini saranno coinvolti nel monitoraggio delle opere di bonifica del territorio, per evitare che la criminalità trovi, anche questa volta, l’occasione di monopolizzare lavori e fondi? A tutte queste domande, si proverà a dare una risposta venerdì 4 aprile nel convegno “Accountability, Open Data, ipotesi dissesto: dati aperti, cittadini informati e amministrazioni responsabili”, organizzato da ActionAid nell’ambito del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa. Secondo ActionAid, infatti, uno strumento indispensabile per garantire una governance giusta è l’accountability delle Istituzioni. Questo concetto si concretizza attraverso la trasparenza nell’allocazione delle risorse pubbliche, la responsabilità nel loro utilizzo e la partecipazione della cittadinanza all’intero processo di pianificazione e spesa, grazie a una corretta informazione e un libero accesso ai dati. Accountability significa rendere i cittadini protagonisti delle decisioni pubbliche prese dalle Istituzioni, per far sì che esse non siano lo specchio di interessi di pochi, ma rispondano realmente alle esigenze della comunità. L’accountability può dunque essere una nuova via da intraprendere per uscire da questo momento di crisi politico-sociale? “Da cittadino di questo territorio – afferma Marco Ehlardo, Referente per la Campania di ActionAid Italia – e dopo anni di impegno come operatore sociale, ho visto aggravarsi nel tempo lo scollamento tra cittadini e Istituzioni. Un divario dovuto anche, se non soprattutto, alla carenza di trasparenza ed alla mancanza di occasioni vere di partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano. Ad esempio, da tempo chiudono per assenza di fondi molti servizi del territorio destinati alle fasce più deboli (come le case famiglia), sebbene il Comune di Napoli abbia un bilancio di centinaia di milioni di euro, che – scommetto – soltanto in pochi conoscono davvero come vengono spesi. È ormai inderogabile che le amministrazioni aprano i loro dati alla cittadinanza e che assieme si trovino le risorse per una città più attenta ai poveri e agli esclusi”. ! Al dibattito parteciperanno rappresentanti di Istituzioni locali, organizzazioni nazionali impegnate su trasparenza e cittadinanza attiva, associazioni e media napoletani e campani.