NAPOLI – Sono state avviate oggi le operazioni di carico dei rifiuti a bordo della nave ‘Nordstern’ che domani salperà dal molo 44 del porto di Napoli alla volta dell’Olanda. E’ previsto il trasferimento di un carico alla settimana: circa 3.000 tonnellate di rifiuto secco a viaggio per un costo, come ha riferito il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, di circa 109 euro a tonnellata.

L’operazione di trasferimento è stata avviata grazie ad un accordo raggiunto dal Comune e dalla Provincia di Napoli. Complessivamente dovrebbero essere trasferite all’estero circa 100mila tonnellate di rifiuti: “Questo ci consentirà di liberare gli impianti Stir”, ha detto il neo presidente della Asia (l’Azienda speciale di igiene ambientale del Comune di Napoli), Raffaele Del Giudice, sottolineando che all’estero andranno sia parte dei rifiuti di Napoli che quelli della provincia. Al momento nell’intera regione Campania si producono in media circa 7200 tonnellate al giorno di spazzatura, 1300 quelle prodotte nella sola città di Napoli dove la differenziata, come ha confermato oggi il vicesindaco Tommaso Sodano, si attesta intorno al 25 per cento. Percentuale molto lontana da quella registrata, ad esempio, a Salerno.

Ogni nave che partirà dal molo 44 dello scalo di Napoli porterà via l’equivalente di circa tre giorni di produzione nel capoluogo partenopeo. Per la rimanente parte della produzione anche degli altri Comuni della provincia napoletana bisognerà fare ricorso alle strutture e ai canali di sempre. Ma si punta anche al trasferimento del ‘tal quale’ (ovvero della spazzatura così come prelevata dai cassonetti). A questa operazione manca però l’ok della Regione Campania. Un sì che – almeno così auspica il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro – dovrebbe arrivare in tempi brevi. Diversamente, ha detto Cesaro facendo ancora riferimento al trasferimento solo del secco all’estero, “non credo che questa operazione, utile a scongiurare possibili crisi, possa avere un futuro”. Per il sindaco De Magistris il trasferimento via mare oltre i confini di Italia della spazzatura rappresenta “un fatto storico realizzato in poco tempo grazie a uno straordinario lavoro fatto da tutte le istituzioni: Comune e Provincia di Napoli, Regione Campania, Autorità portuale”.

Negli anni passati i rifiuti hanno viaggiato alla volta della Germania a bordo dei convogli ferroviari. Trasferimenti utili ma, a giudizio di Cesaro, “bisogna puntare sulla filiera corta”. Cosa significa? Che bisogna realizzare impianti in loco. Come quelli di compostaggio ma anche come il termovalorizzatore, contro il quale il Comune di Napoli ha fatto sentire il suo fermo no. Un impianto di combustione, intanto, è previsto in provincia. E potrebbe bruciare non solo le ecoballe stoccate nel sito di Taverna del Re (sono circa sei milioni). “Quello di Napoli est – ha spiegato ancora Cesaro – è necessario”. Un impianto utile, dice il vertice dell’amministrazione di Palazzo Matteotti, “considerati anche i buoni risultati avuti ad Acerra”. Intanto, oggi nel corso di un vertice col ministro dell’Ambiente Corrado Clini, si è fatto il punto per scongiurare le sanzioni dell’Ue: “Durante l’incontro sono emersi

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