Sono arrivati dall’Indonesia, dalla Nuova Zelanda, dalla Germania come dal Benin. Ma anche dal Guatemala, dal Brasile, dalla Nigeria come dalla Spagna. Oggi a Ravello, domani e dopodomani a Castel dell’Ovo, a Napoli, sindaci di città dei più svariati angoli del mondo si incontreranno e cercheranno di capire, tutti insieme,

come realizzare le città del futuro. Città, cioé, che rispettino l’ambiente, le politiche sociali, che puntino sull’inclusione sociale. Città che assicurino un’alta qualità della vita. Il workshop internazionale è un evento preparatorio di un ‘palcoscenico’ ancora più grande, il World Urban Forum (Wfu) che si svolgerà a Napoli dal 1 al 7 settembre 2012. E’ organizzato dal Forum universale delle Culture, in collaborazione con la Regione Campania, il Comune di Napoli e l’Agenzia dell’Onu Un-Habitat. E non è un caso che sia stata scelta proprio la città di Napoli per ospitare anche questa tappa di avvicinamento. Il Wfu, infatti, sarà organizzato dal Forum delle Culture, che si avvale dell’egida delle Nazioni Unite, e che si svolgerà, sempre all’ombra del Vesuvio nel 2013. L’Onu, anima di tutti questi eventi internazionali, ha dunque deciso di scommettere su Napoli. Il workshop è stato organizzato in occasione della Giornata mondiale dell’Habitat che le Nazioni Unite organizzano ogni anno il primo lunedì di ottobre. Un’occasione, importante, anche per un’altra ragione: quella legata al rilancio di un’immagine internazionale della città visto che ad oggi, nel mondo, è apparsa quasi esclusivamente piena zeppa di rifiuti, morti ammazzati. Insomma, piena di problemi e criticità. “Se le Nazioni Unite hanno scelto Napoli vuol dire che sulla Campania c’é grande attenzione internazionale – ha sottolineato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro – E tutto questo è strettamente legato alla grande voglia di riscatto e di rilancio che c’é”. E così, da oggi al 4 ottobre, i sindaci di trenta città in rappresentanza di tutti i continenti, si siederanno intorno ad un tavolo e parleranno di progetti di rigenerazione urbana, di inclusione sociale, ognuno racconterà come si trovano le risorse per far funzionare le proprie città. “Metteranno, dunque, a confronto buone pratiche ma anche i problemi – spiega Nicola Oddati, presidente del Forum delle Culture – e, insieme con esperti, avanzeranno proposte che poi verranno affrontate nel World Urban Forum”. Oggi, a Ravello, anche la direttrice del progetto Wuf, Mariam Lady Yunusa, che si é fatta interprete anche dei saluti del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, si è detta felice della scelta di Napoli. Quattro le sezioni di lavoro previste nelle tre giorni. Ed un obiettivo decisamente importante, in un periodo di difficile congiuntura economica come questo: mettere in atto un’urbanizzazione sostenibile.

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