“Questa parte del Paese puo’ davvero diventare traino per l’Italia”. A dirlo e’ il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a Napoli per discutere il Piano d’azione di coesione, che ha l’istruzione tra le sue priorita’.

Il ministro ribadisce che si tratta di “circa un miliardo di euro da destinare alle scuole”, puntando “soprattutto sull’edilizia, intervenendo sia su edifici esistenti sia su nuovi modelli di scuola, che devono essere integrati nel territorio e diventare centri civici del quartiere”. Profumo spiega poi che “gli interventi riguardano tre livelli: l’apprendimento e la formazione dei docenti, la sicurezza degli edifici e la scuola del futuro”. Per il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, bisogna fare “il cosiddetto passo del cavallo, cioe’ pensare alle emergenze e allo stesso tempo guardare avanti, evitare che le tegole cadano sulle teste dei ragazzi”. Occorre pensare a “interventi di modernizzazione su cui ci saranno decisioni a breve decisioni del governo, forse gia’ venerdi’”. Barca fa notare che il monitoraggio sullo stato degli edifici scolastici “e’ stato avviato dal precedente Governo per gli interventi essenziali ed emergenziali, ma i tagli avevano impedito l’erogazione di gran parte di questi finanziamenti”. Anche il commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, sottolinea come gli investimenti nella scuola e nell’educazione siano “fondamentali per il futuro della societa’” e si dice “lieto che il governo si sia impegnato anche per rimodulare i fondi da destinare alla scuola per l’ammodernamento delle strutture”. Hahn si sofferma poi sull’importanza di mettere in campo interventi assolutamente “per aumentare il numero delle persone laureate e ridurre la dispersione, visto che la media europea e’ del 14% , mentre in Italia e’ del 19% e al sud e’ anche piu’ alta”.

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