Mentre i tassisti hanno temporaneamente lasciato il presidio che andava avanti da cinque giorni, in piazza Plebiscito, a Napoli, davanti a Palazzo Reale scendono in strada le loro mogli. Un gruppo di donne, infatti, sta protestando contro il pacchetto liberalizzazioni urlando slogan contro il governo e indossando una fascia gialla.

‘I tassisti napoletani dicono no alla liberalizzazione dei taxi’ e’ il messaggio della protesta. Dopo sei notti di protesta, quindi, piazza del Plebiscito a Napoli torna alla normalita’. Le ultime auto bianche sono uscite dai varchi, poi sigillati con le catene, intorno alle 10. La polizia municipale presidia la piazza e un carroattrezzi e’ fermo davanti a Palazzo Reale, pronto a intervenire se qualcuno dovesse ritornare a occupare. I tassisti hanno abbandonato il luogo della protesta senza fare resistenza, collaborando con i vigili urbani e riprendendo i parcheggi abituali. Sono fermi negli stalli, in assemblea permanente e in attesa di notizie da Roma, dove una delegazione di un migliaio di persone sta partecipando alla manifestazione nazionale. Andranno avanti a oltranza, astenendosi dal lavoro e garantendo solo le emergenze, per disabili e malati. E al comando di polizia municipale non sono giunte segnalazioni di protesta da parte di utenti, forse ormai rassegnati a cercare un’alternativa al taxi. Il centro di Napoli nel frattempo viene monitorato costantemente anche dalle altre forze dell’ordine. La polizia municipale teme che la protesta possa concentrarsi in altri luoghi o manifestarsi in forme diverse. A Napoli le licenze per i taxi sono 2.371, 800 in piu’ del fabbisogno stimato dalla categoria che, con la liberalizzazione del servizio, prevede danni economici enormi.

 

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