Un protocollo contro l’usura per creare un canale privilegiato tra le banche e i cittadini e assicurare a questi ultimi tempi certi nell’erogazione del credito. A sottoscriverlo la Prefettura di Napoli, la sede locale di Bankitalia e la commissione regionale dell’Abi, in rappresentanza dei ventuno istituti di credito presenti sul territorio. Un accordo, spiega il prefetto Andrea De Martino, che nasce dall’esigenza di “porre rimedio alla difficile situazione economica del momento”.

In base ai dati diffusi dell’Istat, infatti, il 23% delle famiglie campane precepisce un reddito inferiore a 992,46 euro, cifra che indica la soglia di poverta’. Per venire incontro all’esigenza dei clienti e in particolare delle piccole e medie imprese, le banche si impegnano a mettere in campo una gamma di azioni, a partire dall’individuazione del limite dei trenta giorni entro i quali comunicare la decisione in merito all’accoglimento o al respingimento della richiesta di credito. Un arco di tempo che si riduce a venti giorni nel caso di finanziamenti non ipotecari fino a 100 mila euro. In caso di risposta positiva, le banche dovranno garantire tempi altrettanto brevi e certi per l’erogazione. Qualora l’accordo non dovesse essere rispettato dagli istituti di credito, e’ possibile rivolgersi all’Osservatorio della Prefettura costituito nel 2008, che analizzera’ i singoli casi. Gli organi che sottoscrivono il protocollo, precisa il prefetto, in sinergia con le associazioni e i confidi, si impegnano altresi’ a monitorare il buon utilizzo delle cifre stanziate dal governo con il fondo di solidatieta’, assicurando che ci sia “il massimo livello di fluidita’”. Il direttore della filiale partenopea della Banca d’Italia, Giuseppe Boccuzzi, sottolinea il “senso di responsabilita’ dimostrato dalle banche, anche alla luce del momento particolarmente critico dell’economia”, e definisce “il fattore tempo un elemento fondamentale”. Di “grande responsabilita’ nel firmare l’accordo” parla anche il presidente della commissione regionale Abi e direttore generale del Banco di Napoli, Giuseppe Castagna, che legge l’accordo nell’ottica della garanzia di “trasparenza” nei confronti dei clienti. “Nonostante l’erogazione di credito sia cresciuta su base annua – fa notare poi Castagna – nell’ultimo trimestre si e’ evidenziata una diminuzione, dovuta alla crisi di liquidita’ delle banche”.

 

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