Il maltempo flagella il nord Italia, in particolare Valle d’Aosta e Piemonte, con danni ingenti per smottamenti e frane. Cogne è isolata. Allagamenti nel centro di Cervinia, rimasta anche isolata nella notte. Frane e smottamenti anche in Piemonte, dove sono stati segnalati danni ai ponti, alcune valli isolate e abitanti evacuati. Una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa. Il governatore Cirio pronto a chiedere lo stato di emergenza. In Valle d’Aosta comincia la conta dei danni. Alla Protezione civile regionale al momento non risultano persone coinvolte o disperse. A Cogne tra le 4 e le 6 sono stati effettuati due interventi dell’elisoccorso che hanno permesso di mettere in salvo una famiglia con una bambina piccola, rimasta bloccata in Valnontey, e tre persone isolate nel vallone dell’Urtier. Il paese resta isolato perché l’unica strada per raggiungerlo, la regionale 47 chiusa da Ozein, è stata pesantemente danneggiata in più punti, anche nel territorio comunale di Aymavilles. Danni rilevanti anche sulla strada comunale di Valnontey, dove risultano fuori uso sia la rete elettrica che l’acquedotto. Nella Valle di Cogne, fa sapere l’amministrazione regionale, “sono in corso sopralluoghi tecnici per un’altra verifica dei danni causati dal maltempo e per valutare gli interventi da attivare”. A causa dell’ondata di piena della Dora Baltea vi sono state alcune esondazioni. A Montjovet sono state evacuate dai loro alloggi due famiglie, salite ai piani alti; a Issogne il fiume è esondato tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori. Attualmente la strada statale 26 è chiusa a tratti a Bard, Donnas e Champdepraz e si sta valutando la riapertura. Nella Valtournenche l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia, allagando anche dei negozi. Sono in corso i lavori per il disalveo del torrente e per un primo intervento in paese. Chiusa nella notte, la regionale per raggiungere la località è stata riaperta stamane. Più in basso nella stessa vallata, ad Antey-Saint-André, è stato evacuato un campeggio e gli ospiti sono stati distribuiti in varie strutture ricettive. Nella notte è proseguita l’attività di monitoraggio e soccorso che ha coinvolto Protezione civile, Corpo valdostano dei vigili del fuoco, Corpo forestale della Valle d’Aosta, 118, Soccorso alpino valdostano e forze dell’ordine, oltre al personale e le amministrazioni dei comuni interessati. Una trentina di persone è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Vco, dopo l’ondata di maltempo delle scorse ore. La causa è l’uscita dall’alveo, in diversi punti, del fiume Anza nella zona dell’alpe Burki. Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, fa presente che “non c’è alcuna situazione di emergenza” e che è stato rivolto l’invito a “non muoversi e non lasciare il posto in cui si trovano”. Stanno facendo il giro del web le immagini che documentano l’ingrossamento della cascata di Noasca, località dell’Alta Valle Orco, nel Torinese, colpita ieri da un’ondata di maltempo. La cascata, formata dal torrente Noaschetta, è molto conosciuta dai turisti. Ieri si è trasformata in una imponente massa d’acqua che ha coperto il ponte della strada che conduce a Ceresole Reale e poi, gettandosi del torrente Orco, di cui è un affluente, ne ha determinato la piena. A Noasca risultano caduti, ieri, 172 mm di pioggia. In Piemonte vi sono stati smottamenti e sono stati segnalati danni ai ponti. I problemi maggiori risultano per il momento ad Alagna Valsesia. A Campertogno sono in corso i lavori di ripristino degli acquedotti. Una ventina di campeggiatori sono rimasti isolati. “Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Ci sono almeno due morti accertati e un disperso nel Canton Ticino, in Svizzera, territorio colpito da violenti nubifragi che durano da giorni, mentre anche in Francia si registrano tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento. “I corpi di due persone sono stati ritrovati dai soccorritori in una località colpita da una frana, nella zona di Fontana”, rende noto la polizia nel cantone elvetico di lingua italiana. In Francia nella regione dell’Aube, a sud-est di Parigi, i temporali accompagnati da venti molto forti, hanno fatto crollare un albero che ha schiacciato e ucciso tre persone anziane che viaggiavano in automobile a Rosnay-l’Hôpital. L’incidente, precisa la prefettura locale, è avvenuto ieri sera fra le 19 e le 20.

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