Ascoltati dai carabinieri di Avellino i bambini vittime di abusi sessuali e maltrattamenti da parte della madre, una 40enne del capoluogo e del compagno di lei, un 34enne pugliese. I piccoli avrebbero confermato tutte le accuse. Ora si trovano in una struttura protetta insieme a un altro fratello e una sorella, mentre per l’uomo e per la donna è stato confermato il divieto di avvicinamento. Ma non si esclude che la misura possa cambiare. La bambina non aveva ancora compiuto dieci anni quando sarebbe stata costretta ad assistere agli incontri intimi in camera da letto tra uomo e donna, oltre a subire abusi sessuali. Il fratellino, invece, sarebbe stato picchiato più volte. Bastava poco, secondo quanto venuto fuori, per scatenare la violenza dell’uomo senza che la mamma intervenisse. Non avrebbe mai denunciato nulla. Il 34enne, in varie occasioni, avrebbe spento le sigarette sulle braccia e sulle mani del bambino, costretto anche a dormire sul pavimento o mangiare sulle scale. Pare che in un’occasione sia stato minacciato dall’uomo con un coltello. Dopo una residenza ad Avellino e un breve periodo a Cesinali, ora la 40enne del capoluogo e il 34enne si sono trasferiti in Puglia. La coppia è difesa dagli avvocati Ennio Napolillo e Claudio Frongillo. I difensori stanno valutando se chiedere il rito abbreviato. In ogni caso, si deciderà entro il 14 dicembre per l’eventuale rinvio a giudizio. Sentiti dai Carabinieri, nella camera protetta del Comando Provinciale e con le massime tutele, i quattro ragazzini avrebbero tutti confermato le gravi accuse nei confronti della madre e del suo compagno. La bambina piccola sarebbe stata oggetto di attenzioni morbose dell’uomo e della stessa madre. I due, approfittando dell’assenza della sorella più grande alla quale la vittima è profondamente legata e avrebbe potuto chiedere aiuto, l’avrebbero spinta in camera da letto ad assistere alle loro effusioni, agli atti sessuali, andando anche oltre, senza preoccuparsi delle urla della piccola che tentava di divincolarsi. I fatti contestati alla coppia si sarebbero consumati per ben due anni. Poi gli atteggiamenti assunti dai bambini fuori da quella casa avrebbero attirato l’attenzione dei servizi sociali. Gli accertamenti, con l’intervento della Procura della Repubblica di Avellino e dei Carabinieri, hanno fatto emergere la triste situazione.

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