A Firenze giornata di sopralluoghi della pm della Dda Christine von Borries nel palazzo occupato dal quale è scomparsa la piccola Kata. La pm, arrivata in via Boccherini dove si trova lo stabile, ha condotto le indagini, per l’ipotesi di sequestro di persona a scopo di estorsione, insieme al sostituto procuratore Giuseppe Ledda, che era il pm di turno d’urgenza quando la bambina è sparita. Il caso è poi passato alla dda per competenza in base all’ipotesi di reato fatta. Il sopralluogo è durato poco meno di un’ora e mezzo. Uscendo dallo stabile la pm non ha rilasciato dichiarazioni tranne un “non escludiamo nulla” quando un giornalista le ha chiesto se fosse da escludere un’eventuale pista legata a Bologna, per il presunto avvistamento della bambina risalente alla sera del 10 giugno. Mentre la pm era all’interno dello stabile carabinieri sono andati in alcuni negozi della zona e altri sono rimasti all’interno dell’edificio anche dopo l’uscita del magistrato. Nel pomeriggio un militare ha suonato a un nominativo tra i 19 pulsanti di altrettanti appartamenti dello stabile di via Boccherini 34 a Firenze e ha annunciato di dover notificare un atto di perquisizione. I militari stanno ispezionando sia l’interno sia l’esterno del condominio del numero civico 34 di via Boccherini, in particolare l’area dei garage. Alcuni militari camminano avanti e indietro varcando il muro di perimetro fra questa proprietà condominiale e l’ex hotel Astor. Una mezza dozzina di investigatori del comando provinciale è tornata, percorrendo i resede interni dei due immobili, al cortile dell’ex albergo e ha risalito le scale che portano anche all’alloggio dove vive la famiglia di Kata. Altri militari piantonano i vani scale del condominio. Gli inquirenti che si occupano della scomparsa della piccola Kata stanno ascoltando il fratellino della bambina, che ha 7 anni, per ricostruire le ultime ore prima della sparizione della sorella, avvenuta sabato 10 giugno. Sul caso della piccola si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, l’inchiesta è coordinata dalla Dda e gli accertamenti sono affidati ai carabinieri. È stato ascoltato per circa due ore, in procura a Firenze, il il fratellino di Kata. Il bambino è stato accompagnato nel palazzo di giustizia dallo zio: non si esclude che possa essere stato ascoltato anche l’uomo, fratello della mamma dei due bambini. Era presente anche una psicologa mentre l’avvocatessa dell’associazione Penelope che sta supportando la famiglia non ha presenziato all’audizione del bambino, restando fuori dall’ufficio dove si è svolta. Gli inquirenti hanno poi lasciato insieme allo zio e al bambino il palazzo di giustizia. È stato sentito anche lo zio. Secondo quanto emerge, il racconto del bimbo potrebbe aver fornito nuove indicazioni utili per le ricerche della piccola. Investigatori dei carabinieri hanno interrogato a tappeto tutti gli occupanti che incontrano all’interno dell’ex hotel Astor di Firenze chiedendo se hanno notizie utili a rintracciare Kataleya o altre relative a delineare il contesto di abusivismo in cui la piccola vive. “Sentono tutti, vanno da chi abita ogni camera, li fermano uno a uno – ha detto una parente della bimba che vive dentro l’ex albergo – entrano a vedere dentro gli alloggi”. Alcuni carabinieri sono entrati nel condominio confinante con l’ex hotel Astor, sul lato di via Boccherini, per raccogliere testimonianze fra gli inquilini, casomai dalle terrazze sul retro possano aver visto qualche movimento sabato pomeriggio. La pm Christine von Borries nel sopralluogo odierno ha indugiato a lungo con gli investigatori per valutare insieme il muro di confine fra l’ex albergo e il cortile che porta ai garage del palazzo al civico 34 di via Boccherini, una spazio retrostante delle rispettive proprietà. Lunedì sera gli investigatori con l’ausilio dei cani molecolari hanno esaminato anche palazzi dell’Inpdap su via Boccherini e via Monteverdi. Residenti segnalano la presenza di alcuni appartamenti occupati abusivamente. Accertamenti sono scattati anche in provincia di Bologna sulla sparizione di Kata, la bambina peruviana di 5 anni, scomparsa da sabato 10 giugno a Firenze. Secondo quanto si apprende una segnalazione arrivata alle forze dell’ordine bolognesi ha fatto attivare il piano di ricerche per persona scomparsa da parte della prefettura, che è stato poi chiuso, come avvenuto anche a Firenze, quando è stata avviata l’indagine penale. La segnalazione arrivata sulla piccola Kata a Bologna si riferisce a sabato sera, il giorno della scomparsa. La bambina sarebbe stata vista su un autobus della città da una donna che ieri ha contattato la Polizia. Il presunto avvistamento è al vaglio dei carabinieri e della Procura di Firenze che conducono le indagini. Rispetto ai giorni scorsi “abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede”, questa fiducia. Lo ha detto Elisa Suarez, zia di Kataleya, parlando coi giornalisti. “I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando – ha aggiunto -, anzi vorremmo sapere di più ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa”. Quanto a Kathrina, la madre in ospedale per aver ingerito della candeggina, “lei sta male – spiega la cognata – ma ora è stabilizzata in ospedale. L’abbiamo sentita al telefono, dovrebbe restare ricoverata fino a domani alle 5, ma dipende da come si sente, da come i medici la vedono”.

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