Nel pomeriggio del 12 ottobre 2012, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli, a seguito di ricorso proposto dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia,

nei confronti dei sottonotati soggetti: – PAGANO Gaetano, 60enne di Casal di Principe, affiliato al clan “dei casalesi” gruppo Bidognetti, in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere; – CATERINO Vincenzo, 48enne titolare del ristorante “Baffone”, ubicato in Castel Volturno, ritenuti responsabili rispettivamente di tentato omicidio il primo e detenzione illegale di armi e favoreggiamento personale il secondo, reati aggravati dalla finalità di aver agevolato il gruppo Bidognetti. I predetti, già tratti in arresto tra l’ottobre ed il novembre 2010 unitamente ad altri correi, erano stati successivamente scarcerati per inefficacia della misura cautelare. Successivi approfondimenti investigativi, corroborati anche dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia DI CATERINO Emilio e GRASSIA Luigi, hanno consentito di acquisire ulteriori gravi indizi colpevolezza a carico degli indagati che, nel febbraio 2001, avevano rispettivamente: – il primo, messo a disposizione il proprio deposito per far ivi appostare i killer designati per perpetrare l’omicidio di PANARO Francesco cl.’61, esponente del contrapposto gruppo criminale “Cantiello-Tavoletta” costituito da affiliati fuoriusciti dalla fazione Bidognetti; – il secondo, detenuto e occultato, in occasione di un controllo eseguito dai Carabinieri all’interno del suo ristorante, una pluralità di armi (almeno tre pistole ed un fucile) poco prima ricevute dal commando designato per l’eliminazione di PANARO Francesco, evitandone di fatto il sequestro; in quell’occasione furono condotti in caserma alcuni affiliati al gruppo Bidognetti ed uno di essi, DI MAIO Francesco cl.’68, fu sottoposto a fermo.

Proprio il preventivo arresto del DI MAIO consentì di evitare l’agguato ai danni di PANARO, che rimase tuttavia vittima di altro attentato il 10 settembre 2001. Dopo le formalità di rito, anche il CATERINO è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

 

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