AVERSA – S.o.s dei residenti del secondo tratto di via Michelangelo che si sentono ostaggio dei locali della Movida. Un appello e una petizione per chiedere all’amministrazione comunale maggiore attenzione anche nelle altre zone della città e non solo in via Seggio. “Anche ieri sera – si legge in una nota – come tutti i fine settimana, via Michelangelo ad Aversa, in particolare il tratto finale a ridosso con Lusciano, si è trasformato nel solito girone infernale: una vera e propria discoteca a cielo aperto, con decibel a go go fino a notte inoltrata, tutto seguito naturalmente, come se non bastasse, dalla ormai consueta rissa fra adolescenti (?), probabilmente troppo eccitati dal mix di alcool, musica e quant’altro. La solita scena insomma, che tiene insonni e prigionieri nelle proprie abitazioni gli abitanti della zona.

Tutto nel disinteresse più totale delle istituzioni, troppo impegnate forse a “vigilare” sulla movida che conta (quella di via seggio), nell’assenza consolidata delle forze di polizia, cui spetterebbe almeno l’onere di fare qualche controllo di routine, per non parlare di quella dei vigili urbani, che non azzardano neanche ad accostarsi in zona. La situazione però è stata più volte segnalata a chi di competenza. E’ stata fatta circolare anche una petizione, in cui si evidenziano criticità e persino le possibili soluzioni, petizione protocollata anche in Comune. Sappiamo che altri cittadini hanno già scelto altre vie: alcuni hanno scelto di unirsi e procedere direttamente tramite vie legali. Altri, laconicamente, stanno scegliendo addirittura di vendere le proprie abitazioni, e lasciare questo posto. Nulla. Silenzio.  La rassegnazione che prende talvolta noi residenti, la sensazione (che ormai è realtà) di essere stati dimenticati, di vivere ai confini della realtà, in un non luogo dove da una certa ora in poi non c’è alcuna regola se non quella della violenza, si accompagna con il silenzio, l’assenza, colpevole, delle istituzioni. Aspettiamo che ci scappi il morto? Per poi ricomparire magicamente, addolorati, sol per fare l’ennesima passerella??? Sperando che qualcuno legga e faccia subito qualcosa inoltriamo in allegato la petizione/richiesta di aiuto. Chiediamo inoltre ai giornalisti e a chi opera nel mondo dell’informazione di darci una mano, documentando di persona ciò che, in particolare il sabato e la domenica, dopo le 22/22.30, succede da queste parti”.

 

ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE

AVERSA E LA “MOVIDA” DI VIA MICHELANGELO. L’ESASPERAZIONE DEI RESIDENTI, IL DISINTERESSE DELLE ISTITUZIONI.

Ad Aversa la cosiddetta “movida” non è solo il fenomeno, balzato più volte agli onori della cronaca, localizzato nel centro storico, in via Seggio in particolare.

Il tratto finale di via Michelangelo infatti, (dall’incrocio con via D’Acquisto sino al punto in cui interseca via Pastore, passando dinanzi alla facoltà di Ingegneria), che già di per sè si caratterizza come porzione di territorio ad elevata densità abitativa nonché sede di una facoltà universitaria e di numerose attività commerciali, DURANTE IL FINE SETTIMANA diviene naturale centro attrattivo per centinaia di giovani, per la maggior parte provenienti dai comuni limitrofi. L’aggravarsi delle condizioni di VIVIBILITÀ della zona è dovuto IN PRIMIS AL CRESCERE ESPONENZIALE DEL TRAFFICO VEICOLARE che, non regolato dalla presenza di polizia municipale né limitato da meccanismi come la Z.T.L., espone la popolazione residente, in maniera eccessivamente prolungata, a livelli di inquinamento ambientale ed acustico non sostenibili ed evidentemente eccedenti rispetto alle normative che regolano la materia.

I conseguenti danni alla salute, provocati dal traffico veicolare, fanno il paio con la reiterata inciviltà degli avventori delle locali attività commerciali, ai quali, nelle sere del fine settimana, è praticamente concesso qualsiasi deprecabile comportamento, data la altrettanto reiterata assenza di polizia municipale o forze dell’ordine:

si va dalle più comuni infrazioni al codice della strada, perpetrate a danno dei pedoni, a fenomeni di parcheggio selvaggio in divieto di sosta dinanzi all’entrata dei condomìni; da comportamenti ormai consolidati come il pubblico urinare su spazi comuni e dinanzi a private abitazioni, sino ad episodi sempre più frequenti di violenza (risse etc), a causa dei quali è altrettanto frequente che necessiti il sopraggiungere di ambulanze. Il tutto è

 

naturalmente agevolato dalla totale mancanza di controllo sul rispetto delle leggi che vietano ai gestori di attività commerciali la vendita di alcolici ai minori.

La popolazione residente ha più volte segnalato alle autorità competenti l’insostenibilità della situazione, preoccupante dal punto di vista della salute pubblica e a dir poco esplosiva da quello della sicurezza ed agibilità della zona, vista la sua completa impraticabilità non solo per i privati cittadini ma anche e soprattutto per eventuali mezzi di pubblico soccorso.

Conciliare le giuste esigenze di giovani ed operatori commerciali con quelle, altrettanto giuste dei residenti, i quali non vogliono e non devono sentirsi privati dei propri diritti di libertà, salute e sicurezza personale, è dovere di chi ha il compito di amministrare la città. Al momento, e da troppo tempo ormai, in questa zona, sembrano esser garantiti solo i diritti dei primi, mentre ai residenti non resta che accettare con rassegnazione e nel totale disinteresse dell’istituzioni, una situazione oggettivamente insostenibile.

In questo senso si ritiene opportuno ed urgente:

  1. Garantire, almeno dal venerdì alla domenica, dalle ore 20.00 e fino alla chiusura delle attività commerciali presenti in zona, la presenza STABILE della polizia municipale, al fine di regolare il traffico veicolare e garantire il normale rispetto della legge, a partire, ad esempio, dall’ordinanza sindacale recentemente emessa che obbliga i gestori ad interrompere la musica entro le 24.00 e a chiudere l’attività entro le ore 02.00.

  2. Segnalare alle forze dell’ordine, a supporto del lavoro della polizia municipale, la necessità di un più assiduo controllo della zona nei giorni e negli orari segnalati, visti gli episodi di violenza e criminalità sempre più frequenti.

  3. Sperimentare nei suddetti giorni ed orari anche in questa porzione di territorio il meccanismo della ZTL, magari convogliando il flusso veicolare verso i numerosi parcheggi presenti in zona (ad esempio quello di via pastore, di proprietà della facoltà di ingegneria, e di via Plauto, di proprietà comunale, ma anche quello in territorio di Lusciano, sempre su via pastore, antistante il campo sportivo) dei quali, in quei giorni, deve esser garantita la fruibilità.

     

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui